Federagenti rileva con preoccupazione come nel Decreto Sviluppo manchi ancora la norma relativa allo Sportello Unico. Gli agenti marittimi rappresentano gli armatori internazionali ed evidenziano come il mercato internazionale percepisca la quantità dei controlli nei porti italiani eccessiva, lenta, e costosa. Non esiste una situazione analoga in nessun Paese del mondo e questo gap determina che molti traffici vengono dirottati negli Scali del Nord Europa con importanti perdite economiche per gli operatori e di gettito per l'Erario. Oggi la burocrazia rimane un fattore di penalizzazione per il sistema portuale italiano che ha invece bisogno di recuperare competitività. Questa situazione impedisce di fatto lo sviluppo di un settore chiave del sistema logistico nazionale che, secondo molte stime, vale almeno 2 punti percentuali di PIL. Federagenti guarda con speranza alla neonata Agenzia Digitale e chiede al Ministro Passera e al Sottosegretario Ciaccia un incontro per far si che la questione dello Sportello Unico venga posta ai primi punti degli obiettivi dell'Agenda digitale il cui decreto attuativo è previsto nelle prossime settimane.