Grandi Navi Veloci (GNV) ha chiuso il bilancio 2011 con la perdita di 54 milioni di euro, in aumento rispetto ai 38 milioni del 2010 e ai 19 milioni del 2009. L’Ebitda si è assestato a 31,2 milioni contro i 31,5 milioni del 2010. Il valore della produzione è cresciuto dai 282 milioni del 2010 a 365 milioni. Il risultato è dovuto all’ingresso nel gruppo della Snav, un’altra società controllata dalla Marinvest di Gianluigi Aponte, che ha fatto crescere il patrimonio netto a 130 milioni a fronte dei 70 milioni dell’anno precedente. Secondo l’amministratore delegato Roberto Martinoli, le perdite del 2011 sono dovute per 22 milioni al pagamento di interessi, mentre il resto è da ascrivere ad ammortamenti e partite contabili, compresa una svalutazione del valore delle navi.