Con un copione ormai
scontato, prosegue il balletto fra il gruppo tedesco Tui ed il consorzio Albert
Ballin, con l’ennesimo tentativo del gruppo turistico di liberarsi della
residua partecipazione del 33% in Hapag-Lloyd a carico del consorzio Albert Ballin, chiamato due anni fa a salvaguardare
l’identità della compagnia di linea. Questa volta il gruppo turistico ha
fissato un termine di tempo. Entro la fine di Settembre 2012 il consorzio
Ballin dovrà acquistare la quota di Tui o dovrà consentire ad una terza parte
di rilevare la maggioranza della società. Se non vi sarà consenso sul valore
dell’azienda, questo sarà determinato da auditor indipendenti sulla base di
linea guida condivise. La decisione di procedere in ogni caso alla vendita
della quota ancora detenuta in Hapag-Lloyd è maturata in Tui con la valutazione
dei risultati dell'esercizio ottobre 2010 – settembre 2011, chiuso con un
risultato operativo di 212,3 milioni di euro, meno della metà rispetto ai 477,9
milioni di euro dell'esercizio annuale precedente. I ricavi sono aumentati del
3% a 6.038,6 milioni di euro, mentre l’Ebitda è sceso del 40,0% scendendo a
436,5 milioni di euro. L'amministratore delegato di TUI, Michael Frenzel, ha
confermato che l'obiettivo principale nel 2012 sarà l’uscita dal settore del
trasporto marittimo dei container. Sulla base degli accordi fissati nel 2008,
il prossimo 2 gennaio Tui offrirà il 33,3% della sua rimanente quota del 38,4%
in Hapag-Lloyd al consorzio Albert Ballin di Amburgo. Nel caso non si dovesse
raggiungere un accordo sul valore della quota, questo sarà determinato sulla
base di un metodo predefinito. Se entro la fine di Settembre non sarà firmato
un contratto di acquisto con Albert Ballin, la Tui venderà la maggioranza di
Hapag-Lloyd ad altri investitori.