Unire le forze a livello nazionale e internazionale. Questo il messaggio emerso dal convegno Piracy – Orchestrating the Response, primo Parallel Event del World Maritime Day dell’IMO ospitato dall’Italia, e in particolare dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Organizzato dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto, l’evento si è svolto presso la sede della Confederazione Italiana Armatori a Palazzo Colonna. Paolo d’Amico, presidente Confitarma, nell’aprire lavori ha ringraziato il Governo per aver assicurato la presenza della Marina Militare nella missione dell’Ue Atalanta”, e per l’attenzione dimostrata dal ministro della Difesa per “la conversione lampo del decreto 107” che consente l’imbarco di militari della Marina sulle navi italiane in transito nelle zone a rischio. Il Presidente d’Amico ha anche sottolineato l’importanza dell’intesa siglata con la Difesa ed il ruolo del Ministero Affari Esteri nei rapporti diplomatici con i paesi rivieraschi. “E’ un lavoro di squadra a favore del progetto di difesa attiva che ci permetterà nei prossimi giorni di arrivare a ben altri livelli di sicurezza”. Efthimios Mitropoulos, Segretario generale dell’IMO, ha ricordato l’appello di Ban Ki-moon per “combattere l’isolamento in tutti i luoghi colpiti dalla pirateria”. Un fenomeno, particolarmente forte in Somalia, nel Golfo di Aden, nell’Oceano Indiano e nel Golfo di Guinea i cui costi sono stati stimati fra i 7 e i 12 miliardi di dollari l’anno. Nel rinnovare gli appelli per uno sforzo globale contro i pirati, Mitropoulos ha ricordato anche che grazie alle scorte militari da febbraio ad oggi si è registrato un calo di circa il 50% dei sequestri di navi ed equipaggi. Roberto Castelli, Viceministro alle Infrastrutture, ha espresso grande soddisfazione per la liberazione della nave Montecristo, ribadendo l’importanza di poter imbarcare uomini armati per contrastare gli attacchi dei pirati, nonché l’esigenza sia di risolvere il quadro giuridico in relazione ai processi dei pirati catturati sia di monitorare i flussi finanziari. Il Sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, ha ribadito la linea italiana secondo cui “la pirateria si batte a terra” e che l’impegno italiano deve poter incidere sulle cause geopolitiche di una regione resa ulteriormente instabile dalla recente terribile carestia. Nella lotta contro l’impunità dei pirati, Mantica ha affermato che l’ONU deve fornire indicazioni sui sistemi idonei per assicurare indagini efficienti e processi corretti. Per sradicare il fenomeno è fondamentale un coordinamento tra tutti gli attori nazionali e internazionali della lotta alla pirateria. L’Amm. Branciforte, Capo di Stato Maggiore della Marina, ha ricordato che grazie alla legge 130 ed alla Convenzione firmata tra Confitarma e Ministero della Difesa sarà potenziata la salvaguardia nelle aree a rischio con uomini del Battaglione San Marco a bordo dei mercantili italiani che ne faranno richiesta: L’Amm. Brusco, Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, ha infine ricordato di aver firmato il 12 ottobre il provvedimento che disciplina le procedure tecnicoamministrative relative all'imbarco dei militari a protezione a bordo del naviglio nazionale che si reca nelle aree pericolose. I delegati di 30 paesi membri dell’IMO e numerosi esponenti dello shipping, hanno partecipato poi alle due sessioni di lavoro presso la sede di Confitarma, “Anti-piracy Measures and Best Pratice” e “International Cooperation against Piracy”, con numerose relazioni. Tra gli altri è intervenuto Cesare d’Amico Presidente del Gruppo di lavoro Operatività nave di Confitarma.