Con una comunicazione alla
Marina militare italiana, l’International Maritime Bureau (IMB) ha
confermato  che il 15 febbraio – lo stesso giorno del presunto tentativo
di abbordaggio alla petroliera italiana Enrica Lexie – ERA stato
attaccato dai pirati anche un cargo che si trovava a circa 2 miglia e mezzo
dalla costa indiana. Il mercantile in questione è l'Olympic Flair, battente
bandiera greca. L'organismo internazionale, che si occupa del fenomeno della
pirateria, conferma dunque il suo rapporto, che era stato reso noto e
pubblicato due giorni fa: in esso si parla di un attacco da parte di pirati
avvenuto alle ore 16.50 locali, a circa due miglia e mezzo dal porto di Kochi
(dove si trova attualmente la Enrica Lexie). Nel report si fa riferimento a
circa 20 persone che, a bordo di due imbarcazioni, avrebbero tentato
l'abbordaggio di una tanker, rinunciandovi dopo che il personale della
sicurezza della petroliera aveva fatto scattare le procedure d'allarme. Nella
segnalazione non compare il nome della nave coinvolta, che però è stata
identificata – sulla base di informazioni raccolte dallo stesso organismo e
girate alle autorità italiane – nel cargo greco Olympic Flair.  Un
portavoce della Marina Mercantile ellenica ha fatto sapere che nessuna nave
mercantile battente bandiera greca è stata attaccata da pirati al largo delle
coste meridionali dell'India negli ultimi giorni, ma l'IMB ha confermato che la
nave coinvolta nel tentativo di attacco di cui si parla nel rapporto è proprio
la “Olympic Flair, battente bandiera greca”. Della nave viene dato
anche il numero IMO, International Maritime Organization (8913966).