Genova si posiziona cinquantesima nella classifica stilata da Legambiente nel dossier Mal’aria sulla condizione dell’aria nelle città italiane, con ben 45 superamenti dei limiti di legge, che ne prevede un massimo di 35.

 

Per quanto riguarda l’ozono nel capoluogo ligure si segnalano 46 sforamenti, solo cinque in meno di Milano. Situazione non felice neppure per i livelli di biossido di azoto, terzo inquinante monitorato da Legambiente, il cui limite è fissato a 40 mg/mc. A Genova la media è di 58,4 mg/mc.

 

«Il maggiore imputato dell’inquinamento in area urbana è il traffico su gomma – commenta Santo Grammatico, Coordinatore Generale di Legambiente Liguria – e nulla o poco è stato fatto dall’Amministrazione locale. Sino ad ora si è affidata all’applicazione del bollino blu e alla limitazione dei veicoli non catalizzati per abbattere gli inquinanti in atmosfera.

 

Una scelta dimostratasi insufficiente. Sono necessari il contenimento della domanda di trasporto individuale motorizzato e l’incentivo a forme di trasporto alternative all’auto privata e ai motoveicoli, favorendo i mezzi pubblici e collettivi. La cancellatura delle corsie gialle e il taglio delle corse da parte di Amt avvenuto in questi giorni sono segnali negativi».

 

«Le altre due fonti di inquinamento per Genova – prosegue Grammatico – sono rappresentate dalla Centrale Enel sotto la Lanterna funzionante a carbone, di cui chiediamo la chiusura anticipata al 2015, e il Porto, le cui navi attraccate sono costrette a tenere i motori in funzione per i servizi di bordo. Ci auguriamo che il progetto di ambientalizzazione di questo veda un accelerazione e si passi ad una definitiva elettrificazione delle banchine».

 

(da: shippingonline.ilsecoloxix.it del 16.01.20109