Le associazioni del settore marittimo italiano Angopi, Assorimorchiatori, Confitarma, Fedarlinea, Fedepiloti, Federagenti e Federimorchiatori hanno sottoscritto un documento comune, che invita il Governo a fare chiarezza sui punti più delicati della riforma portuale. Nell'auspicata prospettiva della ripresa dei lavori parlamentari relativi alla riforma portuale ed ad alcune potenziali incertezze interpretative emerse in sede giurisprudenziale, le Associazioni “sottolineano l'importanza del controllo e della presenza delle Autorità centrali nella fase conclusiva dei procedimenti in materia di disciplina ed organizzazione dei servizi tecnico-nautici al fine di consentire che la tutela della sicurezza della navigazione, funzione amministrativa mantenuta in capo allo Stato, continui ad essere omogeneamente garantita su tutto il territorio nazionale, evitando che un difforme ed eterogeneo apprezzamento degli standard di sicurezza, a livello locale, possa costituire un anomalo strumento di concorrenza tra porti; rilevano che le norme vigenti ed i relativi procedimenti finora adottati garantiscono non solo il ruolo di controllo delle Autorità centrali ma valorizzano anche la competenza e le attribuzioni delle Autorità portuali e delle Capitanerie di porto nelle istruttorie in materia di disciplina, organizzazione e conseguente tariffazione dei servizi tecnico-nautici, servizi questi ritenuti dal legislatore di interesse generale in quanto funzionali alla tutela della sicurezza della navigazione in ambito portuale; ribadiscono la piena condivisione delle modalità istruttorie e decisionali previste nella proposta di modifica dell'art. 14 della legge n. 84/94 fatta propria da tutte le componenti politiche nell'ambito della riforma della citata legge. Modalità che, peraltro, non si discostano da quelle contenute nell'Accordo interassociativo del 12 aprile 2007 sottoscritto dalle scriventi; evidenziano l'urgenza e la necessità di una sollecita finalizzazione della citata modifica dell'art. 14 della legge n. 84/94 al fine di evitare possibili anomale interpretazioni della normativa vigente in materia di controllo da parte delle Autorità centrali dei provvedimenti in materia di disciplina, organizzazione e della conseguente tariffazione dei servizi tecnico-nautici.” (Da Maritime Transport Daily Newsletter)