Confindustria, Confetra, Anita e Fedit si sono rivolte al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’Interno e dei Trasporti con la richiesta di provvedimenti per consentire la normale circolazione dei veicoli commerciali durante i cinque giorni di fermo dell'autotrasporto proclamati da Trasportounito a fine maggio. Per le quattro associazioni, “Il fermo deve estrinsecarsi nella mera astensione dal lavoro da parte di chi vi aderisce. La sua proclamazione non può dare diritto alla realizzazione di manifestazioni con utilizzo di veicoli commerciali, incolonnamenti, intralci alla circolazione, intasamenti delle aree di sosta o di rifornimento”. “Nell'ultimo fermo generale proclamato da Trasportounito si sono verificati innumerevoli episodi di blocchi, intimidazioni, minacce, violenze e danneggiamenti nei confronti di autisti e operatori semplicemente intenti a lavorare, viaggiare e trasportare. La missione delle forze dell'ordine non deve essere riduttivamente quella di evitare disordini, il che indirettamente gioca a favore dei blocco della circolazione, ma viceversa quella di garantire la circolazione a quanti non hanno alcuna intenzione di fermarsi. Giova rammentare come i blocchi nei punti nevralgici della circolazione vengono generalmente predisposti già durante la notte antecedente all'inizio del fermo: le forze dell'ordine dovranno vigilare affinché ciò non accada come in passato.”