Il
decreto legge del governo sul rifinanziamento delle missioni militari
all’estero, firmato dal presidente della Repubblica Napolitano, dal presidente
del Consiglio Berlusconi
e dai ministri Frattini, La Russa,
Maroni, Alfano e Tremonti, autorizza il ministero
della Difesa
a «stipulare con l’armatoria privata italiana
convenzioni per la protezione delle navi battenti bandiera italiana». L’imbarco
dei militari, o in alternativa di servizi di vigilanza privata, è «a richiesta
e con oneri a carico degli armatori». Un nuovo decreto, che dovrà essere
adottato entro sessanta giorni, stabilirà le condizioni e i requisiti per il
possesso, l’utilizzo, l’acquisizione e il trasporto di armi e delle munizioni
da parte delle guardie giurate.
Il 13 luglio il Consiglio di Confitarma, presieduto da Paolo d'Amico, si è riunito a Verona presso la sede Unicredit, per
l'ultima riunione prima della pausa estiva. Il Consiglio ha espresso vivo
apprezzamento per l’azione del Ministro della Difesa Ignazio La Russa, grazie
alla quale sono state approvate le misure per la difesa attiva delle navi
contro gli atti di pirateria. Tali misure, da tempo sollecitate da Confitarma,
sono state inserite nel Decreto Legge approvato il 7 luglio dal Consiglio dei
Ministri e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 luglio. Il Decreto-Legge
prevede all'art 5 che, nell'ambito delle attività internazionali di contrasto
alla pirateria, al fine di 
garantire  la libertà di
navigazione  del  naviglio 
mercantile  italiano, su richiesta
e a carico degli armatori, la possibilità di imbarcare Nuclei Militari di
Protezione (NMP) della Marina Militare, la quale può avvalersi anche di
personale delle altre Forze armate, e del relativo  armamento 
previsto  per  la difesa delle navi e dei loro equipaggi. A
tal fine il ministero della Difesa può stipulare con l'armamento privato italiano
convenzioni per la protezione delle navi battenti  bandiera nazionale in  transito 
negli  spazi  marittimi 
internazionali  a  rischio 
di pirateria individuati con decreto del ministro della Difesa,  sentiti il ministro degli Affari esteri e il
ministro delle Infrastrutture  e dei
trasporti, tenuto conto dei rapporti periodici dell'International Maritime
Organization (IMO). In caso di indisponibilità delle forze armate è prevista la
possibilità di imbarcare contractor privati. “La difesa attiva delle
nostre navi – afferma Paolo d'Amico
– è diventata indispensabile per la salvaguardia dei nostri equipaggi. Siamo grati
al Governo e al Ministro La Russa per aver compreso l'urgenza delle nostre
richieste, peraltro condivise anche da tutti gli schieramenti politici in
Parlamento. Auspichiamo ora un rapido iter di conversione in legge del
provvedimento ed un altrettanto rapido approntamento dei decreti
interministeriali previsti per la concreta applicazione delle misure”.