Nel suo intervento il Presidente di Confitarma, Paolo d’Amico, ha approfondito il tema di un disegno di legge che dovrebbe decentralizzare le tariffe tecnico-nautiche destituendo il ruolo del ministero dei Trasporti. Pur riducendo i costi, l’iniziativa non incontra il favore degli armatori italiani. Per Paolo d’Amico “l’autonomia finanziaria è un grande passo avanti da un punto di vista politico, e riconosco che porre un tetto di 70 milioni non sia sufficiente per le necessità correnti. Nel sistema portuale italiano, però, manca un coordinamento complessivo. Se ogni porto va per conto suo, si rischia di sbilanciare l’intero sistema”. Per questo Confitarma è favorevole ad una “cabina di regia”. “Ma – ha sottolineato d’Amico – siamo contrari all’istituzione di un tariffario. Riteniamo giusto che ci sia un controllo del ministero. Per questo diciamo no alla decentralizzazione, verremmo esclusi da quella funzione consultoria che oggi abbiamo. Ben vengano meccanismi della riduzione dei costi complessivi, ma ragioniamo tutti in termini di sistema”.