È iniziato ad Amburgo un processo per pirateria a carico di dieci cittadini somali: un episodio che non succedeva da 400 anni. L’accusa per gli imputati è quella di aver sequestrato ad aprile la portacontainer tedesca “Taipan”, a circa 900 chilometri dalla costa della Somalia. Il processo durerà diversi mesi. I pirati erano stati catturati dalla Marina danese, che era salita a bordo della “Taipan” dopo un breve conflitto a fuoco. In seguito, le dieci persone sono state tradotte in Germania. L’equipaggio della nave era riuscito a sottrarsi dalle sevizie dei pirati dopo essersi rifugiato in un'area stagna della “Taipan”, una sorta di panic-room. Quattro secoli fa, la pena per i pirati era la decapitazione, che avveniva pubblicamente nel porto di Amburgo. I colleghi degli anni Duemila sono più fortunati: la pena massima prevista oggi sono 15 anni di carcere: secondo gli esperti, troppo poco per convincere le migliaia di bande somale a rinunciare al lucroso business della pirateria. (Da Maritime Transport Daily Newsletter)