Presso la sede del Ministero degli Esteri, l’amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni e il ministro degli Esteri, Franco Frattini hanno presentata a Roma la piattaforma logistica di Monfalcone, che dovrebbe essere finanziata da Unicredit e APM Terminals con una piccola partecipazione delle Ferrovie. Il progetto prevede investimenti del gruppo bancario per circa 775 milioni di euro – su cui il Roe, ha spiegato Ghizzoni, sarà dell’11,4% – a cui andranno affiancate risorse pubbliche per circa 300 milioni di euro riguardanti opere infrastrutturali extraportuali, ed in particolare di una nuova linea ferroviaria con Tarvisio. La gestione operativa del terminal ad alta automazione sarà di APM Terminals. Ghizzoni ha parlato di ''realtà che possiamo presentare, strategica per la portualità italiana'', mentre Frattini ha detto che ''l'Italia deve approfittare dell'asse Est-Ovest in Friuli Venezia Giulia: il Governo ci crede, gli enti locali ci credono, ci attendiamo che la comunità imprenditoriale italiana ci creda''. Per la realizzazione del progetto dovrebbe essere predisposta una normativa ad hoc in tempi strettissimi, con l’affidamento della regia del progetto ad un commissario straordinario. L’inizio delle operazioni è prefigurato per il 2016, con una banchina di 1.750 metri con fondali di 16 e metri e mezzo in grado di ospitare contemporaneamente 4 navi da circa 8.000 teus lunghe fino a 340 metri oppure 3 navi da oltre 12.000 teus lunghe quasi 400 metri. Nel primo anno di attività è prevista la movimentazione di 350.000 teus che dovranno diventare 1 milione di teus nel 2020 alla fine della seconda fase dei lavori, 2 milioni nel 2025 e 3,2 milioni di teus entro il 2033. I dipendenti previsti sono 350 nel 2016 e 600 a regime. (Da Maritime Transport Daily Newsletter)