Da una settimana, navi passeggeri e petroliere non possono più entrare nel porto di Pescara per i fondali troppo bassi. La draga che stava effettuando i lavori si è fermata: mancano le nuove autorizzazioni e un deposito di recupero in cui scaricare il materiale dragato. Ogni giorno 30 autocisterne partono da Falconara per trasportare a Pescara il carburante che fino alla settimana scorsa arrivava a Pescara con un carico ridotto. Si tratta di 900 tonnellate al giorno, la metà di quanto trasportava una petroliera sia pure a carico ridotto, pari a 1.800 viaggi al mese. Una parte dell’attività dell’azienda petrolifera Abruzzo costiero è già stata trasferita a Falconara, mentre i dipendenti sono stati messi in ferie forzate.