I partner del progetto Tiger (Transit via Innovative Gateway concepts solving European –
intermodal Rail needs) si sono riuniti a Genova al fine di fare il
punto dei risultati raggiunti con Tiger Pilot e pianificare i prossimi mesi del
progetto europeo Tiger Demo. Il progetto, supportato dalla Commissione Europea,
ha l’obiettivo di decongestionare il traffico nei porti europei con nuove
soluzioni operative, favorendo la multi modalità.
Una
parte specifica del progetto Tiger è il Genoa Fast Corridor che riguarda il
Corridoio 24 Genova-Rotterdam. Il Porto di Genova è situato in una posizione
strategica ideale come sbocco sul mare delle merci provenienti e dirette verso
l’Europa Centrale e Settentrionale. La conformità geografica del territorio,
caratterizzato dai rilievi appenninici a poca distanza dal mare, riduce la
disponibilità di aree in cui stoccare i container in arrivo. Per sopperire a
questa mancanza è stato creato il dry port Rivalta Terminal Europa. Il Genoa
Fast Corridor  ha come obiettivo: la decongestione del Porto di Genova
grazie all’uso della rete ferroviaria e alle infrastrutture del dry port
nell’entroterra; un servizio door to door di elevata qualità grazie alle
soluzioni intermodali e alle tecnologie computerizzate; una importante
riduzione dei tempi di transito delle merci all’interno del Porto di Genova
utilizzando i tool “extended port” e “railway dry port”; una diminuzione
dell’impatto ambientale nel trasporto door to door grazie all’uso di servizi di
train shuttle fino al dry port o alla destinazione finale. I partner del
progetto sono Regione Liguria, l’Autorità Portuale di Genova (APG), Rivalta
Terminal Europa (RTE) e Terminal San Giorgio (TSG). Inoltre P&T e
Novaconsult costituiscono il segretariato tecnico, mentre CircleCap e NewDeal
sono i fornitori tecnici. All’interno di Tiger Pilot le innovazioni tecniche
del progetto hanno riguardano l’informatizzazione e l’automazione delle
procedure doganali (eCustoms), grazie all’uso di web services, innovazioni di
processo ed una integrazione dei sistemi TOS (Terminal Operating System) con il
sistema AIDA dell’agenzia doganale italiana. E’ stato testato sperimentalmente
l’uso di RFID eSeals in coerenza con il Multi Annual Strategic Plan of European
Customs (MASP) e in collaborazione con l’European Agency Joint Research Center.
Tale attività inoltre è stata inserita nella collaborazione in essere con
l’Agenzia delle Dogane italiana (progetto Il Trovatore): è stato tracciato in
tempo reale il tragitto fra il porto di Genova (sia dall’ATI – Terminal San
Giorgio / Ignazio Messina & C sia da VTE) e il dryport (Rivalta Terminal
Europa) di  container suggellati con  RFID. Le stazioni di lettura al
varco portuale e al varco del retroporto hanno rilevato le informazioni sull’integrità
del sigillo e sullo stato doganale del container (nel caso di VTE: stato
partita  A3). Il terminalista acquisisce informazioni via CARGO. Inoltre,
è utilizzato un sistema di tracking e tracing dei mezzi di trasporto lungo
tutta la catena logistica intermodale. E’ stato poi disegnato il sistema di
segnalamento ferroviario e di automazione correlata presso il dry port, al fine
di ottimizzare ulteriormente anche le movimentazioni ferroviarie nel servizio
navetta fra il porto di Genova e RTE. La prossima fase di progetto è Tiger Demo
(Trans-Rail Integrated Goods European-Express Routes Demonstrators) follow up
del progetto Pilot che viene esteso in termini di lunghezza, durata e
operazioni, integrando una ulteriore componente ferroviaria, al fine di diventare
un esempio da poter riprodurre su larga scala ed utilizzare come modello di
efficientamento per le merci in import da Asia, Africa e Sud America rivolte al
nord Italia ed al centro Europa ed in export dal sud Europa.