Cinque giganteschi reattori della Belleli Energy di Mantova destinati a un impianto di raffinazione di idrocarburi in Qatar sono stati trasportati su una chiatta fluviale da Mantova a Chioggia e quindi caricati su una chiatta oceanica. Un'operazione unica finora in Italia, come annunciano le società che gestiscono il trasporto (So.Ri.Ma., San Marco Shipping, Fagioli Group), che «apre nuovi mercati per le aziende italiane ad alta specializzazione nel settore della lavorazione o estrazione di idrocarburi e, nel contempo, rende pienamente operativo lo scalo intermodale fluvio-marittimo di Chioggia». «Abbiamo toccato – afferma Paolo Pugliese del Gruppo Fagioli – i limiti strutturali della navigazione fluviale in Italia, per larghezza delle conche e per altezza dei ponti». I primi quattro pezzi da 975 tonnellate ciascuno e il pezzo da 1300 tonnellate sono ora in attesa di essere trasportati a Marghera, dove venerdì prossimo una nave oceanica (che attracca a Marghera per questione di profondità di fondali) li caricherà a bordo per fare rotta verso il Qatar. «Si tratta di operazioni – puntualizza Giorgio Lorenzato, socio di So.Ri.Ma. – che non sarebbero possibili in nessun altro porto. Finalmente possiamo far capire agli operatori della pianura Padana quale opportunità offrano i porti di Chioggia e Venezia quando lavorano in sinergia». Per realizzare questo trasbordo da chiatta fluviale a chiatta oceanica, la Fagioli ha studiato un sistema con martinetti per sollevare un peso di 1300 tonnellate. La gru è modulare e può essere smontata e reimpiegata per altri sollevamenti. Il trasporto via chiatta ha impiegato circa 36 ore per collo da Mantova a Chioggia, lungo il fiume Mincio, attraverso la conca di San Leone per immettersi nel canale Fissero-Tartaro attraverso le conche di Travenzuolo, Torretta Veneta, Candia, Bussari e Baricetta per immettersi poi nel tratto Po-Brondolo sino alle conche di Cavanella d'Adige e Brondolo. (Da Maritime Transport Daily Newsletter)