Dopo otto mesi di latitanza, è stato arrestato in Libia l'imprenditore bolognese Giulio Lolli, ex proprietario di Rimini Yacht, un’azienda specializzata in barche di lusso che era improvvisamente entrata in crisi licenziando i dipendenti. Era quindi emerso un giro di assegni protestati e un maxi buco finanziario. Nel luglio scorso l'avvio dell'inchiesta, anche in seguito alla scomparsa di un'imbarcazione da 5 milioni di euro dalla darsena di Rimini.Un secondo filone di indagini è legato all'ipotesi di verifiche fiscali “addomesticate” da parte della Guardia di Finanza, per le quali quattro ufficiali delle fiamme gialle sono finiti agli arresti domiciliari, mentre l'ex generale Angelo Cardile si è suicidato durante una perquisizione domiciliare. La Rimini Yacht è stata dichiarata fallita con un ammanco complessivo di 50 milioni di euro. Lolli deve rispondere delle accuse di associazione a delinquere, truffa, appropriazione indebita, falso e riciclaggio. In pratica Lolli vendeva gli stessi yacht a diversi acquirenti contemporaneamente, sia in Italia che all'estero. Per lui è già pronta la richiesta di estradizione dopo che le autorità libiche hanno collaborato con quelle italiane per la sua cattura. (Da Maritime Transport Daily Newsletter)