Lo sciopero degli
autotrasportatori siciliani ha determinato anche il blocco dei traghetti delle
compagnie private. Con l’eccezione della Tirrenia in amministrazione
controllata, perché svolge un servizio pubblico ed assicura la continuità
territoriale. Ma la linea tutto merci fra Ravenna e Catania, non in
convenzione, ha subito la stessa sorte degli armatori privati. Sulle navi
Tirrenia sono stati dirottati e riprotetti i passeggeri delle altre compagnie
ed anche le merci. Ingenti i danni per gli armatori privati. Come ha detto Alexis Tomasos della TTT Lines alla giornalista Bianca D’Antonio: “Finora sono sei
le corse, tre da Catania e tre da Napoli, annullate dalle mie due navi
Trinacria e Partenope. A bordo sono rimasti i camion dell’ultimo viaggio
insieme agli autisti che non hanno voluto abbandonare il carico. I danni sono
enormi dobbiamo continuare a pagare il personale, abbiamo rimborsato i
biglietti o riprotetto i passeggeri, almeno 3/400, perduto i carichi merci. Mi
auguro che tutto questo finisca quanto prima”. Stessa sorte per i traghetti
della SNAV fermi da lunedì e debutto amaro per la nuova linea
Grimaldi che il 17 gennaio ha avviato una nuova autostrada del mare
trisettimanale tra Salerno e Catania e settimanale con La Valletta. Il
traghetto è ancora bloccato a Catania, dove attende di poter imbarcare il
carico. Altra sorte per la “Eurocargo Venezia”: dopo aver atteso inutilmente
due giorni, ha proseguito nel suo viaggio.  “Siamo totalmente fermi – ha
detto  Calogero Famiani,
direttore generale della Caronte –
Tourist
, la compagnia che collega quotidianamente, con tre
moderne unità, Messina e Termini Imerese a Salerno. “Finora sono saltate sei
partenze giornaliere. Abbiamo annullato le prenotazioni e rimborsato tutti i
biglietti. La nostra nave “Delta Cartour” è ancora ferma con i camion a bordo.
Speriamo che questa dura vertenza si chiuda per fine settimana”.