La compagnia di navigazione T-Link, nella cui composizione azionaria è presente il fondo Cape partecipato dalla Regione Siciliana, è disponibile a impiegare uno dei due traghetti della propria flotta per il trasporto dei profughi sbarcati a Lampedusa e diretti verso il porto di Taranto. Ma la società non è disponibile all’utilizzo gratuito della nave, come ipotizzato da esponenti della Giunta “Il riposizionamento della nave da Palermo a Lampedusa, e il successivo viaggio verso Taranto costa, in termini di carburante, 85 mila euro. A queste spese dobbiamo aggiungere il noleggio della nave, i costi del personale, la ricopertura dei clienti che avevano già acquistato il viaggio sulla rotta abitualmente percorsa sulla nave “dirottata”, ha dichiarato l’amministratore delegato di T-Link,  Edoardo Bonanno. “Anche noi abbiamo fatto la nostra proposta, e siamo in attesa di essere contattati – ha aggiunto.”Non diciamo “no” all’impiego di un nostro mezzo, ma sicuramente non siamo nelle condizioni di impiegarlo gratuitamente: la Regione Siciliana non è azionista di maggioranza, e noi, come le tutte le altre compagnie, dobbiamo rispondere alle legittime richieste della totalità dei nostri azionisti”. (Da Maritime Transport Daily Newsletter)