Da oggi navi italiane in circolazione soltanto se munite di apposito Certificato di sicurezza rilasciato dalle Capitanerie di porto. Anche i porti si blindano contro il rischio terrorismo: sistemi di videosorveglianza ed anti-intrusione proteggeranno i terminali dalle minacce. Dopo le misure di tutela per il trasporto aereo, anche quello marittimo si adegua così al mutato quadro internazionale post 11 settembre, caratterizzato da un aumento dei rischi, che possono arrivare anche via mare. E l’Italia, con i suoi oltre 8.000 chilometri di coste, è uno dei Paesi più esposti.
Per il rilascio del certificato, tutte le navi commerciali che coprono rotte internazionali e trasportano passeggeri o merci di stazza lorda superiore a 500 gt dovranno adottare una serie di accorgimenti per la sicurezza: il cosiddetto “alert system”, un sistema che consente di mandare automaticamente un messaggio d’allarme alla sala operativa delle Capitanerie di porto; congegni per isolare la plancia e la centrale di propulsione della nave; videosorveglianza; controlli accurati su merci e bagagli; identificazione di tutti i passeggeri a bordo. L’equipaggio dovrà inoltre essere adeguatamente preparato per rispondere prontamente a minacce provenienti dall’esterno. Escluso, invece, il ricorso a personale armato sulle navi (una sorta di “sceriffi del mare”): la questione non fa parte degli obblighi internazionali.
Sarà il personale specializzato della Guardia costiera a verificare se le navi sono in regola. Le speciali misure sono quelle previste nel codice Isps (International ship and port facility security), elaborato dall’International Maritime Organization (Imo) a cui hanno aderito 108 nazioni.
Ed anche i porti dovranno adeguarsi al giro di vite per quanto riguarda la sicurezza. Le misure riguardano soprattutto le cosidette “facility”, cioé i luoghi interessati all’ormeggio delle navi provenienti dall’estero ed alle operazioni di carico e scarico merci: le persone che entrano ed escono dal terminale dovranno essere identificate in modo certo, attraverso tesserini o altri sistemi: il terminale dovrà essere adeguatamente protetto da intrusioni esterne e controllato con efficaci sistemi di sorveglianza e videosorveglianza.