“La società Rete Autostrade Mediterranee spa (Ram) è una grande opportunità per sostenere l'ulteriore sviluppo delle Autostrede del Mare, ma dovrà evitare di introdurre distorsioni del mercato e tenere conto anche delle Ferrovie, elaborando un progetto logistico integrato, anche informatico” ha affermato Giovanni Montanari, presidente Confitarma, aprendo nei giorni scorsi a Roma la tavola rotonda “Dalle linee alla rete: la seconda fase delle Autostrade del Mare”, svoltasi in Confitarma in collaborazione con l'Aidim (Associazione italiana di diritto marittimo). “Le imprese italiane di navigazione ribadiscono comunque la loro disponibilità a collaborare per poter dotare il Paese di un efficiente e competitivo sistema di trasporti e a tal fine mettono a disposizione sin d'ora il loro progetto logistico di controllo satellitare”.

Elda Turco Bulgherini, presidente della sezione romana dell'Aidim, nella relazione introduttiva ha sottolineato l'importanza di un efficiente organizzazione finalizzata allo sviluppo delle attuali Autostrde del Mare e che la seconda fase di sviluppo porterà alla costruzione di una rete di servizi intermodali e logistici mediterranei ed europei. Tale rete potrà dare un'adeguata risposta alla domanda di trasporto e di logistica della new economy se saprà privilegiare e valorizzare il ruolo e la funzione dell'istituzione pubblica soprattutto nel coinvolgimento e coordinamento di tutti gli operatori. Tommaso Affinita, presidente Assoporti, ha affermato che le infrastrutture portuali devono crescere qualitativamente e quantitativamente e che occorre implementare efficienti tecnologie telematiche a supporto dell'ottimizzazione dell'incontro camion-nave, nave-porto per poter razionalizzare al massimo la rete del cabotaggio.

“I recenti provvedimenti governativi – ha dichiarato Fabio Capocaccia, amministatore delegato Ram – hanno creato finalmente le condizioni normative adeguate per un immediato avvio delle Autostrede del Mare, mentre il loro inserimento all'interno della lista prioritaria Van Miert aggiunge ulteriori fonti di finanziamento. La creazione della spa pubblica rappresenta lo strumento che il ministro delle Infrastrutture e Trasporti ha individuato per attuare in tempi brevi interventi a lungo auspicati ed attesi soprattutto per i loro positivi effetti sull'efficienza del trasporto, sull'ambiente e la congestione delle strade”.

Maurizio Longo, segretario nazionale Fita-Cna, dichiarandosi convinto delle potenzialità del progetto sulle vie del mare, ritiene che bisogna iniziare a puntare sulle rotte a medio raggio dato che sul lungo raggio la convenienza è già stata dimostrata. “Anche la regolamentazione dell'autotrasporto potrà incidere e condizionare lo sviluppo dell'intermodalità: più le imprese saranno strutturate maggiore sarà il trasferimento di merci con altre modalità di trasporto”.

A longo ha risposto Giuseppe Ravera, presidente Fedarlinea, dicendo che “il massimo del beneficio si potrebbe avere se si caricasse sulla nave solo il semirimorchio, limitando il tutto a due motrici, una al porto di partenza e l'altra a quello di arrivo pronte all'uso”.

Ultimo intervento quello di Mario Tassone, vice ministro Infrastrutture  eTrasporti, nel concludere l'incontro ha ribadito l'impegno assunto dal Governo che intende proseguire nell'adozione di misure relative all'infrastrutturazione del nostro Paese in tempi rapidi.