Nei giorni scorsi i vertici della “Security” israeliana, accompagnati dal dirigente della Zim Lines Yigal Maor, dal responsabile dell’agenzia Stella Maris Cesare Fremura e dal direttore di Intercontainers Livorno Angelo Roma, hanno fatto visita alla locale Capitaneria di Porto per ringraziare e rinsaldare i rapporti di collaborazione. Infatti il porto di Livorno è l’unico scalo italiano delle “big vessels” Zim e Compamare che ha sempre supportato la compagnia di navigazione, anche in situazioni difficili.
A fare gli onori di casa l’ammiraglio Marco Brusco ed i comandanti Marsili e Betti; presenti, quali responsabili della sicurezza, l’ing. Vivaldi per l’Authority ed il comandante Davino Avino per il Terminal Darsena Toscana.
«L’allarme lanciato in queste settimane, secondo il quale solamente il 6% dei 5.550 porti mondiali riuscirà ad adeguarsi, entro il 1° luglio prossimo, al nuovo codice Isps (International Ship and Port facility Security), non riguarda il porto di Livorno» ha dichiarato Angelo Roma. I dirigenti israeliani, infatti, hanno espresso soddisfazione per la realtà labronica, sentito che il Pfsa (Port Facility Security Assessment) redatto dalla port authority, deve ritenersi ratificato dalla Capitaneria di Porto di Livorno.
Soddisfazione ribadita ancora, dopo un sopralluogo al Terminal Darsena Toscana, dove Pasquale Avino ha confermato tra l’altro, che l’approvazione del progetto e l’assegnazione della gara concernente la “video sorveglianza” permetterà presumibilmente, entro la fine dell’anno, questo tipo di ulteriore controllo.