I collegamenti marittimi alleggeriscono la rete autostradale di 650 mila autotreni l’anno, ma il numero raddoppierà quando verranno varate le Autostrade del mare in tutto il Mediterraneo. È quanto è stato ribadito al Palacrociere di Savona nel corso del convegno “Autostrade del mare, una sfida europea”, uno degli incontri organizzati in varie città portuali italiane da Confitarma e Wista Italia per sviluppare la rete dei rapporti delle imprese di navigazione italiane.
Tra i relatori anche Fabio Capocaccia, amministratore delegato della Rete autostrade mediterranee Spa. «Il nostro obiettivo – ha spiegato Capocaccia – è quello di alleggerire la rete autostradale terrestre del traffico di mezzi pesanti per una lunghezza complessiva di almeno 200 chilometri. Questo significherà meno inquinamento e sopratutto strade più sicure».
Un progetto, quello delle Autostrade del mare, sostenuto anche dal presidente dell’Autorità portuale di Savona, Rino Canavese: «il porto di Savona – Vado Ligure è pronto – ha detto -. Abbiamo sia le strutture sia le infrastrutture per partire. Si tratta solo di capire i tempi e i costi dell’operazione».
Inoltre, dal primo del mese, anche nel porto di Savona, si è dato completo avvio alle disposizioni previste dal “Isps Code” in materia di security degli impianti portuali. Il comandante del porto Felicio Angrisano, sentito il Comitato di ordine pubblico presieduto dal prefetto, Vincenzo Cosimo Macrì, ha infatti provveduto ad approvare i piani di sicurezza delle imprese terminalistiche che operano all’interno dei bacini portuali di Savona e Vado Ligure. Particolare attenzione è stata dedicata al comparto passeggeri, con la certificazione del Palacrociere. Il terminal, gestito da Costa Crociere, sin dalla sua entrata in funzione, avvenuta nel novembre 2003, è stato dotato delle più sofisticate attrezzature ed attività di controllo in materia di security, in conformità alla normativa Isps.
L’Autorità portuale di Savona, proprio in considerazione della configurazione delle banchine e dell’organizzazione del lavoro, ha ritenuto opportuno avviare una politica di gestione dei rischi da amministrare in forma coordinata. Ha ricevuto il via libera anche il piano dell’Authority relativo alle banchine pubbliche, documento che individua le misure di “minima” alle quali le imprese si devono obbligatoriamente attenere con facoltà di amministrarle in misura e in qualità corrispondenti alla peculiarità dei traffici.
Per dare avvio a queste disposizioni, che entreranno a regime nell’arco del prossimo semestre, si stanno predisponendo progetti di adeguamento dei varchi portuali, un incremento della rete di video sorveglianza nonché più accurate procedure di identificazione sia delle persone, sia dei veicoli che accedono all’interno dell’area portuale.
È stato infine avviato con decorrenza immediata un servizio di vigilanza affidato ad un agenzia privata consistente in ronde notturne, prefestive e festive nell’intero ambito portuale.
Grazie alla fattiva collaborazione del comandante del porto Felicio Angrisano e dell’Autorità marittima tutta, si procederà in futuro ad un miglioramento graduale delle procedure approvate in modo da renderle maggiormente rispondenti alle particolari esigenze di sicurezza richieste dalla delicata situazione internazionale.