Genova, 8-9 luglio 2004

 

L’attenzione ad un panorama allargato, che tenga conto degli sviluppi in atto e della tradizione comune a tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, è il filo conduttore del Convegno Internazionale sull’Ambiente Marino e Costiero nell’Area Euro-Mediterranea. Un momento di confronto di altissimo livello destinato a soggetti pubblici e privati che operano sul mare, per ricercare soluzioni concrete come opportunità di sviluppo socio-economico.

 

Programma

Le due giornate del convegno prevedono un'articolazione per sessioni tematiche, ad esclusione delle sessioni plenarie di apertura, nella mattina di giovedì, e chiusura, nel pomeriggio di venerdì 9 luglio.

Gli argomenti trattati nei gruppi di approfondimento sono riconducibili a quattro macro-tematiche:

1) Ambiente e trasporti;

2) Gestione integrata delle zone costiere;

3) Ambiente e portualità;

4) Imprenditoria, innovazione tecnologica de ambiente.

 

Trasporti marini, gestione delle zone costiere, porti, imprenditoria innovazione e tecnologia saranno alcuni dei filoni oggetto di approfondimento del Convegno: la sicurezza della navigazione, lo stato di attuazione e gli sviluppi futuri delle normative internazionali ed europee, la gestione integrata delle zone costiere verranno affrontati da esperti di livello internazionale con approccio applicativo.

Progettazione e gestione delle aree portuali ed interportuali e il rapporto con temi di carattere turistico ed economico – investimenti ambientali, opportunità di finanziamento, tecnologie per la prevenzione ed il risanamento – concludono l'iniziativa, coinvolgendo in un unico discorso quei soggetti pubblici e privati che spesso sono tenuti ai confini dei dibattiti ambientali, ma che invece possono e devono dare un contributo importante nella programmazione di uno sviluppo durevole.

 

Numerose le presenze istituzionali previste – tra cui il nostro Ministro per l'Ambiente, il Ministro ai Trasporti, Lavori Pubblici e Gestione delle Acque tedesco, l'Agenzia europea per la sicurezza marittima – ma significativi anche i nutriti interventi di rappresenatnti delle maggiori associazioni economiche e di categoria  a livello internazionale: da Confindustria a Unep, U.S. Epa, Icram e Ramoge.