L'Asia sud-orientale sente con particolare intensità le urgenze della security, come risposta alle sfide poste dalla asymmetric warfare, la minaccia del terrorismo internazionale. In questa chiave, gli organizzatori delle Imdex Asia Series di Singapore, dal 1997 una delle maggiori manifestazioni al mondo sulla difesa marittima, hanno dato vita fra il 29 e il 31 marzo alla Global Security Asia 2005,  un intenso ciclo di conferenze con sessanta esperti mondiali antiterrorismo, impegnati su un ventaglio di temi riguardanti ogni aspetto della sicurezza e anche le relative novità tecnologiche, visibili al Singapore Expo in una mostra di circa 170 aziende specializzate di 18 paesi. Il meeting non ha riguardato soltanto la logistica e i trasporti, ma si è allargato a coinvolgere aspetti che vanno dalle biometrie per identificazione alla segretezza dei database; ma una sezione rilevante è stata riservata allo spostamento delle merci e delle persone e ai relativi metodi di controllo all'avanguardia. Basti soltanto ricordare che dall'Olanda un espositore ha portato una sorta di palla da golf speciale, in grado con il suo sensore automatizzato, di rilevare movimenti e suoni: uno strumento utile anche per il controllo dei container. Global Security Asia 2005 rappresenta un importante momento di risposta alle questioni emerse dopo l'attacco alle Twin Towers. Il suo punto di partenza può essere considerato l'acquisizione che l'obiettivo principale del catastrophic terrorism non è la potenza avversaria, ma il tessuto sociale in sé. Altro concetto emerso in queste discussioni, è la necessità di una stretta interoperability tra i vari paesi: è, in buona misura, l'ipotesi verso la quale sono orientati gli Stati Uniti e della quale Singapore è interprete puntuale.
La Marina di Singapore, la locale autorità portuale e altri organismi della città-Stato spiccano tra i promotori dell'iniziativa. Il governo locale è del resto tra i più impegnati sul fronte delle scelte di security. Già nel recente passato l'isola, per la sua posizione strategica, è stata obiettivo di minacce terroristiche (fra il dicembre 2001 e il maggio 2002 vi furono ancora diversi tentativi, sventati, di colpire beni americani con camion-bomba) ed è al centro di una regione nella quale la pirateria marittima è ancora tenacemente attiva e potrebbe dar vita a una pericolosa connection con l'elemento terroristico. Per lo stretto di Malacca, passa inoltre ogni giorno su petroliere e mercantili circa il 20% per cento delle risorse energetiche e delle materie prime mondiali.
Nel gennaio 2003, il governo di Singapore pubblicava un White Paper nel quale il pericolo di azioni terroristiche era fortemente evidenziato. Piccolissimo paese, circondato da grandi Stati musulmani (Malaysia, Indonesia), Singapore s'è affidato agli Stati Uniti per una stretta collaborazione in termini di security, tanto in materia di Difesa (con la concessione agli americani dell'accesso alla base di Changi) quanto nella movimentazione delle merci. Sebbene statalista, l'economia di Singapore vive del commercio internazionale e, in sede di  World Trade Organization (Wto), è in prima linea nella ricerca di nuove regole di liberalizzazione dei traffici: ma proprio questo atteggiamento rende indispensabili rigorose misure di sicurezza.
La città-Stato, in questo senso, ha firmato due protocolli d'intesa con gli Stati Uniti (agosto 2002) e con l'Unione europea (gennaio 2003) e si è battuta per una valorizzazione dell'Asean, il mercato commerciale del Sud-Est asiatico, spingendo tra i paesi membri, in sintonia con l'alleato americano, per il recepimento delle normative internazionali di security e per la creazione di una rete operativa tra le diverse forze di polizia. Da parte sua, Singapore si è dotata di un sistema di sicurezza che comprende tra l'altro controlli ferrei sull'immigrazione e sui veicoli in entrata. Dopo una consistente riforma strutturale, almeno sette organismi diversi si occupano di security e uno di essi, il Comittee for the Control of Strategic Goods, si concentra sul monitoraggio di beni considerati “strategici”, dai componenti per computer alle sostanze chimiche e biologiche.

Per ulteriori informazioni:

http://www.mpa.gov.sg/ (sito dell'Autorità portuale di Singapore);
http://www.globalsecasia.com/main.asp (sito ufficiale del meeting, non aggiornato, ma contiene l'elenco e i link di tutti gli espositori);
gsaconference@singex.com.sg (Mrs Christine Khoo, segreteria).