Gli eventi dell'11 Settembre 2001 hanno messo a nudo negli Stati Uniti la vulnerabilità dei moderni sistemi di trasporto, che possono diventare bersaglio di atti terroristici. A partire dalla fine del 2001 sono state adottate, in risposta, molte iniziative a livello internazionale, nazionale e locale per identificare le debolezze nella sicurezza, minimizzare il rischio terrorismo, condividere regole di lavoro e porre in essere modifiche tecniche, legali e legislative al fine di assicurare la massima protezione dei trasporti.

Quattro anni dopo, Cisco intende dare vita a una discussione sul tema del trasporto intermodale per definire lo stato dell'arte in questo campo: e cioè come riconciliare efficienza e progressi nella sicurezza del sistema trasportistico e gli sviluppi del traffico internazionale con misure che combattono crimine e terrorismo.

E' evidente che una risposta efficace passa attraverso la responsabilità professionale degli addetti alla catena del trasporto, che li deve portare ad applicare sempre e ovunque regole e strumenti efficienti e standardizzati.

Tuttavia, mentre i porti e i terminali si sono adeguati a ciò attraverso la certificazione ISPS, non possiamo negare che, appena al di la dei loro cancelli, gia esistano interpretazioni divergenti sui temi della sicurezza e sulle azioni da intraprendere nella catena logistica che lega il produttore al deposito, al terminal e all'operatore del trasporto intermodale.

Cisco ha identificato questa contraddizione e ha deciso di farsi promotore e sostenitore di ogni iniziativa, anche legislativa, supportata da appropriati standard industriali applicati alla logistica del trasporto. L'idea è di non ripetere la risposta disordinata offerta dai Paesi dell'Unione a seguito della decisone degli Stati Uniti di avvalersi di regole autonome, imponendole di fatto ai porti aventi con essi scambio economico .
Il nostro obiettivo è di estendere la comprensione della necessità di security a tutta la catena del trasporto, rassicurare gli importatori americani sulla validità della nostra rete, costruendo sin d'ora regole e standard non incompatibili con la nostra organizzazione del trasporto. In altre parole migliorare i nostri schemi logistici è beneficio dei nostri partner commerciali e del nostro sistema nazionale.