Il 19 dicembre convocato il Comitato portuale a palazzo S. Giorgio

 

 

 

L'Autorità portuale punta a risolvere – una volta per tutte – il rebus-Voltri prima della fine dell'anno. Obiettivo: arrivare all'approvazione della variante al Piano regolatore nel Comitato portuale in programma per il 19 dicembre, chiudendo così una questione rimasta in sospeso per tutta l'estate. Nel Comitato portuale del 13 luglio, oltre a dare il via alla concessione del sesto modulo di Voltri a Vte, si decise di rinviare le decisioni riguardo i nuovi tombamenti a Voltri, previsti nel Prp del 2000 (e fortemente voluti dagli operatori) ma non nell'Affresco, che individua invece in questa zona uno spazio per gli attracchi delle autostrade del mare (i mezzi di cabotaggio) e un meno invasivo porticciolo per i pescatori.

 

La mediazione trovata nel comitato del 13 luglio era questa: una variante al Piano regolatore portuale sarebbe stata votata solo contestualmente all'individuazione di un'alternativa ai 300.000 metri quadri di banchina realizzabili grazie a nuovi tombamenti a Voltri. Ora questa soluzione alternativa sembra a portata di mano, assicura Marco Manzitti, responsabile della comunicazione dell'agenzia waterfront: “Ci saranno degli incontri nei prossimi giorni in vista del Comitato portuale. Le soluzioni usciranno a breve”.

 

Tra le ipotesi più accreditate c'è quella legata al futuro dell'aeroporto: spostato questo più al largo, secondo quanto prevede l'Affresco di Piano, resterebbero libere le vecchie piste d'atterraggio, che potrebbero quindi essere usate come banchine. Ovviamente, però, i tempi di realizzazione sarebbero più lunghi di quelli per un tombamento a Voltri, mentre più volte gli operatori hanno chiesto tempi stretti per l'adeguamento delle infrastrutture. Sono tutti aspetti, questi, che saranno affrontati nel Comitato portuale di dicembre, dove dovrebbero essere presentati i progetti tecnici specifici per lo sviluppo a ponente.

 

Di tutte le parti dell'Affresco, questa è la prima che viene affrontata a livello più dettagliato, mentre ancora si discute su altre zone, come quella delle riparazioni di Molo Giano. Nei giorni scorsi i riparatori avevano fatto sapere che senza soluzioni a breve termine si rischiava di arrivare allo strangolamento delle aziende, ma ora Marco Manzitti prova a gettare acqua sul fuoco: “Stiamo ipotizzando uno sviluppo del porto, non un suo strangolamento. L'intenzione non è quella di creare degli intralci, ma di trovare la soluzione a tutti i problemi in un colpo solo: il merito dell'Affresco è proprio questo, affrontare il porto nel suo complesso e non a pezzi. Gli operatori devono avere fiducia nei tecnici dell'Authority, dell'agenzia waterfront e dello studio Piano. Si tratta di fare un grande studio, una grande analisi, e per questo ci vuole tempo”.

 

Secondo le previsioni di Manzitti, se tutto procede nel verso giusto, un accordo complessivo sull'Affresco potrebbe essere trovato entro giugno.


Samuele Cafasso