Toll Holdings: “A noi la divisione australiana del gruppo inglese”

 

 

 

Per ora è una sfida giocata tutta fuori dall'Europa, ma è possibile che, tra arabi e asiatici, spunti anche un pretendente europeo per P&O Ports, la società terminalistica inglese che Dp World Dubai vorrebbe acquistare con un investimento di tre miliardi di sterline, pari a circa 5,2 miliardi di dollari.

 

Come era prevedibile, la mossa di Dp World Dubai della settimana scorsa non ha lasciato indifferenti gli altri grandi gruppi terminalistici mondiali, che si sono subito gettati alla rincorsa. Riferiscono giornali inglesi e agenzie di stampa che Temasek, società di Singapore che controlla Psa, ha dato incarico alla banca svizzera Ubs di valutare la possibilità di una controfferta per acquistare la storica società dello shipping “Peninsular and Oriental Steam Navigation Company”, anno di fondazione 1837.

 

Temasek, che attraverso Psa controlla il porto di Singapore (più altri scali in Asia e in Europa, tra cui il Vte di Voltri), è il secondo gruppo terminalista mondiale, ma per P&O si è mosso anche il numero uno, Hutchison Port Holdings di Hong Kong. Sebbene la società non intende ne confermare ne smentire quanto riportato dalla stampa, (“non commentiamo le speculazioni, anche se riportate dai media” è la secca risposta del portavoce a chi gli chiedeva conto di una possibile offerta), secondo il Times di Londra Hutchison si sarebbe già rivolto alla banca Jp Morgan per preparare un'eventuale offerta pubblica di acquisto per P&O.

 

Sembrerebbe quindi che P&O, quarto polo terminalistico internazionale presente in 18 Paesi con 27 terminal container e una capacità di movimentazione per il 2004 di 21,9 milioni di teu, sia pronto a cadere in mani non europee. Tuttavia, tra gli esperti del settore, continua con insistenza a circolare, come possibile acquirente, il nome del gruppo danese Maersk, presente nel mercato terminalistico con Apm Terminals. Maersk avrebbe la capacità finanziaria di sostenere l'acquisto di P&O, senza contare che, se fosse questo gruppo ad avere la meglio, sotto la bandiera di Maersk si ritroverebbero gran parte delle vecchia attività di P&O. Entro la fine dell'anno, infatti, Maersk completerà l'acquisto della compagnia di linea P&O Nedlloyd per cui sono stati spesi 2,3 miliardi di euro.

 

I movimenti intorno alla compagnia terminalistica inglese, intanto, hanno avuto un forte eco anche nel mercato australiano dove, da questa estate, la compagnia Toll Holdings è impegnata in un'Opa ostile nei confronti del gruppo terminalistico Patrick Corp. Le difficoltà nel portare avanti l'Opa, potrebbero convincere Toll a cambiare obiettivo, puntando la propria attenzione sulla divisione austrialiana di P&O, unica seria concorrente di Patrick su questo mercato. I vertici di Toll hanno già annunciato l'intenzione di dialogare con i possibili acquirenti di P&O per arrivare a una cessione della divisione australiana, dato che, secondo loro, le attività di P&O Australia sono in sé poco appetibili per un possibile acquirente essendo lontane dal core business “asiatico” del gruppo.


Samuele Cafasso