VERONA È stata presentata a Verona alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Pietro Lunardi, la società Quadrante Europa Terminal Gate, costituita nel luglio scorso da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, e dal Consorzio Zai (Provincia, Comune e Camera di Commercio di Verona).

Gli obiettivi e l’importanza della nuova società sono stati illustrati dallo stesso presidente di Quadrante Europa Terminal Gate, Silvio Rocca, dall’ing. Renato Casale, Direttore investimenti di Rfi, e dal presidente del Consorzio Zai, prof.ssa Michela Sironi. La scelta di Verona – è stato detto – è la naturale conseguenza del ruolo innegabilmente strategico del nodo ferroviario e intermodale della città scaligera, protagonista dello scenario europeo con l’unica intersezione tra il Corridoio 1 Nord – Sud (Berlino – Palermo) e il Corridoio 5 Ovest – Est (Lisbona – Kiev). Quadrante Europa Terminal Gate è una joint-venture (al 50%) – primo esempio in Italia di società mista tra Rfi e un ente locale – è nata dalla volontà di creare valore aggiunto al territorio veronese sviluppando e gestendo servizi intermodali e piattaforme logistiche.

Tra i suoi principali obiettivi – dicono i vertici della società -, promuovere sinergie ed integrazione nel sistema di trasporto merci su ferro, rilanciare il combinato rotaia – gomma e i servizi di supporto.

Lunardi era presente a Verona anche per un vertice informale dei ministri dei Trasporti europei . In una conferenza stampa tenutasi al termine dell’incontro il vicecommissario Ue e commissario europeo ai Trasporti Jaques Barrot ha dichiarato che «gli eventuali danni e gli svantaggi che la realizzazione della Tav sul Corridoio 5 possono provocare sono certamente inferiori ai vantaggi apportati dall’opera». Chiamato ad esprimere un parere sull’atteggiamento degli ambientalisti italiani contrari al treno veloce, Barrot ha osservato che «il problema va risolto a livello di stati membri. Queste costruzioni sono un’opportunità fantastica per proteggere l’ambiente. Basti pensare alla tratta Innsbruck – Verona per capire l’importanza del traforo del Brennero».

«Quando avremo completato i trafori del Brennero e del Monginevro – ha aggiunto da parte sua il ministro Pietro Lunardi – bloccheremo il traffico pesante sulle Alpi liberandole da congestione e inquinamento». Da questo punto di vista il ministro dei Trasporti inglese Stephen Ladyman ha ricordato le difficoltà incontrate nel suo Paese per la realizzazione dell’Alta Velocità tra la Manica e Londra. «Abbiamo parlato con i cittadini – ha spiegato il rappresentante del governo inglese – e i benefici di quest’opera ora sono visibili a tutti».