7 gennaio 2005

 

Verrà istituito un fondo attraverso il quale l’industria marittima potrà sostenere finanziariamente le vittime del disastro

L’International Maritime Organization (IMO) ha deciso di promuovere le iniziative volte a ripristinare le infrastrutture marittime danneggiate dallo tsunami che lo scorso 26 dicembre si è catastroficamente abbattuto su molte coste del sud-est asiatico. L’IMO ha reso noto di aver avviato consultazioni con altre organizzazioni come la World Meteorological Organization, l’International Hydrographic Organization (IHO) e l’International Association of Aids to Navigation and Lighthouse Authorities (IALA) per valutare quali siano le azioni prioritarie da assumere per garantire la sicurezza del traffico marittimo nell’area.

Il segretario generale dell’IMO, Efthimios E. Mitropoulos, ha sottolineato l’importanza di far sì che i porti e le altre infrastrutture marittime della regione siano operativi nel minor tempo possibile sia per facilitare la ripresa delle aree colpite dall’onda di maremoto che per agevolare l’arrivo degli aiuti via mare.

Inoltre Mitropoulos ha deciso l’istituzione del fondo Tsunami Maritime Relief Fund attraverso il quale l’industria marittima potrà sostenere finanziariamente le vittime del disastro.

L’IMO ha intenzione di effettuare prossimamente alcune missioni nelle nazioni colpite dallo tsunami per esaminare la situazione e per decidere le appropriate iniziative successive quali – ha precisato l’organizzazione – quelle per la ripresa delle attività della pesca.