LA SPEZIA L’Autorità portuale della Spezia ha deciso di ritirare la delibera con la quale il presidente uscente, Giorgio Santiago Bucchioni, aveva autorizzato il dragaggio del molo Ravano, come atto a se stante rispetto ai progetti di dragaggio complessivo dei fondali spezzini. Lo ha reso noto il nuovo presidente Cirillo Orlandi, durante un vertice che ha visto allo stesso tavolo Comune, Provincia, Regione e Authority.

La delibera sarà ritirata «per predisporre un nuovo atto formalmente più adeguato a fronteggiare le logiche dei ricorsi», con un percorso «più limpido», che coniughi sviluppo delle attività sulle linee di costa e sostegno ambientale.

Il ritiro arriva dopo il ricorso presentato al Tar dal comitato civico “Per la salvaguardia del golfo dei poeti”, fondato dall’industriale Enrico Schiffini e dall’europarlamentare Enrico Ferri, che sostengono «l’illegittimità di un atto firmato da Bucchioni a mandato scaduto», e che già – con analoghi ricorsi – aveva fermato il progetto complessivo. Il ritiro del documento era stato sollecitato anche dall’associazione spezzina di Legambiente, diretta da Paolo Varrella.

Le istituzioni spiegano che «il nodo del ricorso sta nel rispetto delle procedure indicate dalla conferenza dei servizi del ministero all’Ambiente», e che oggi è possibile rispettarle grazie «alla ottenuta approvazione del preliminare di bonifica del golfo».

Comune, Provincia, Regione e Authority rilanciano comunque il duello con Schiffini, che viene definito «isolato»: «Punta a mortificare le potenzialità della città – dichiarano in una nota congiunta – in termini di sviluppo nautico, turistico e portuale».

Il caso sta suscitando discussioni in città, fra chi sostiene le ragioni del porto, che lamenta uno stato di «congelamento», e chi invece antepone le ragioni ambientali, sostenendo che comunque il porto spezzino è in crescita, e non si può sposare la linea di una «monocultura».