In attesa di una robusta ristrutturazione del settore traghetti, che dovrebbe arrivare a ottobre, i bilanci di Sea Containers continuano a segnare risultati negativi, con perdite maggiori di quelle registrate alla fine del 2004. Il gruppo ha presentato il bilancio semestrale, che mostra un passivo netto, per il periodo gennaio-giugno, di 24,6 milioni di dollari. Il passivo netto a giugno 2004 era di 10,1 milioni di dollari, quello di fine anno 5,4 milioni. Tuttavia Sea Containers segnala che sul bilancio semestrale del 2005 pesano spese straordinarie per 19 milioni.

 

Sul banco degli imputati i servizi ferry sullla tratta Dover-Calais, che segnano una perdita di 3,5 milioni di dollari, e soprattutto l'operatore del Baltico Silja, le cui perdite ammontano nel semestre a 20,35 milioni.

 

Silja opera con 12 navi e, secondo l'azienda, l'affollamento di offerta su questo mercato, unito all'aumento del prezzo del greggio, porta inevitabilmente a risultati negativi: “Il nostro piano di ristrutturazione – ha detto il presidente James Sherwood – potrebbe comprendere la dismissione di parte di questa flotta e lo spostamento di alcune unità su rotte che garantiscono risultati migliori”. Tre traghetti si dovrebbero trasferire dal Nord Europa al Mediterraneo, dove Sea Containers opera in joint venture con Msc (nell'Adriatico) e con Aegan Speedlines (in Grecia), mentre un altro dovrebbe essere impiegato al di fuori dell'Europa. Ma potrebbero esserci anche decisioni più drastiche, dato che Sherwood ha precisato che a ottobre verranno considerate “tutte le possibilità”.

 

Decisamente migliori sono i conti della GE SeaCo, joint venture al 50% con Ge Capital per l'attività di leasing di containers per il trasporto marittimo. Gli utili ante imposte a giugno sono di 27,7 milioni. Tuttavia tra i due gruppi non vi è unità di intenti: Ge Capital, secondo quanto sostiene Sea Containers, vorrebbe cambiare il Service Agreement in modo da ridurre i costi sostituendo i servizi gestiti da Sea Containers con i propri. Nonostante i dissidi, comunque, General Electrics ha precisato che la sua partecipazione in Ge SeaCo non è in vendita.


Sa. C.