La Puglia, protesa verso il centro del Mediterraneo, è una delle zone di frontiera più aperte del nostro Paese. Per questo è sempre stata oggetto di misure di controllo eccezionali sui flussi provenienti dal mare. Anche i suoi porti si sono attrezzati prima e più concretamente di altri. L'attenzione in questo settore resta alta. Lo scorso 30 gennaio si è svolta a Brindisi la periodica esercitazione complessa in materia di port security volta a testare la corretta e tempestiva applicazione da parte di tutte le organizzazioni interessate delle procedure previste nel piano di sicurezza approvato dalla Capitaneria di Porto di Brindisi. E' stato simulato il rinvenimento presso il molo utilizzato dall’Enel di un pacco sospetto durante le operazioni di discarica di una carboniera. Non appena diramato l’allarme dal capo turno del terminal è scattato il piano di sicurezza prevedente l’invio in zona di due motovedette della Guardia Costiera e di pattuglie delle forze dell’ordine, l’immediata chiusura del varco di Costa Morena Est, l’allertamento dei Vigili del Fuoco e l’arrivo sul posto degli artificieri della Polizia di Stato per il disinnesco del potenziale ordigno. Pochi giorni prima, nel vicino porto di Bari un controllo della guardia di finanza su alcuni mezzi pesanti è stato infausto per dieci clandestini provenienti dall'Irak, che sono stati scoperti dentro un rimorchio e respinti dall'Italia.