Il Propeller Club Port of Genoa ha promosso nelle scorse settimane una presentazione/ dibattito sul tema: “La security nei porti e sulle navi passeggeri, cosa e' cambiato rispetto all'episodio dell'Achille Lauro nel 1984?” Alla domanda del titolo, i partecipanti si sono trovati d'accordo nel rispondere che se pure molto è stato fatto come reazione al sequestro della nave, che portò all'omicidio di un cittadino americano, tuttavia c'è da fare ancora almeno altrettanta strada per costruire una solida prevezione. Insomma, gli esperti spingono per accentuare gli interventi sulla sicurezza nonostante le misure già in forza oggi per tutte le tipologie di navi e strutture portuali.
Paolo Salza, direttore funzione tecnica della divisione navi del Rina, ha illustrato l'attivita degli Rco (recognized certification org) e il loro stato giuridico nella normativa europea e internazionale. Altri relatori sono stati nomi di spicco quali il capitano Domenico Rognoni (VP Safety, Envinronmental and Quality di Carnival Cruise Lines), l'ammiraglio Marco Brusco, direttore marittimo della Liguria e comandante del porto di Genova, e il tenente di vascello Paolo Leone quale Maritime Security Inspector per la Commissione europea, funzionario a cui fanno riferimento gli operatori portuali e marittimi italiani. La serata è stata moderata da Vincenzo Silvestrini, ispettore tecnico della flotta Lauro all'epoca del sequestro dell'Achille Lauro.
L'argomento era di estrema attualità ma, come ha fatto notare l'ammiraglio Brusco, nel corso del dibattito si è prediletto l'aspetto nave trascurando gli strumenti di prevenzione dell'terrorismo che vengono adottati nei terminal a terra. E' rimasta insomma la curiosità di ascoltare anche la voce di un Pfso (Port facility security officer) di uno dei nostri terminal genovesi per completare il quadro sulla security.