Vantaggi e svantaggi di quello che dovrebbe essere il nuovo regime di ispezioni di Port State Control sono stati illustrati da Alessandro Petri, ufficiale del sesto reparto (Sicurezza della navigazione) delle Capitanerie di porto, a un’attenta platea di operatori, durante il convegno organizzato a Roma da Confitarma sul tema “Safety, security, port state control: obblighi, opportunità, criticità e proposte”.
“La sicurezza è un dovere, ma anche un diritto”, ha sottolineato da parte sua Luciano Dassatti, che alla data del convegno era ancora comandante generale delle Capitanerie di porto italiane e che da pochi giorni ha salutato l’arrivo del suo successore, Raimondo Pollastrini.

Il convegno è stato l’occasione per esaminare le innovazioni delle normative internazionali in tema di sicurezza, le difficoltà derivanti dalla loro applicazione, il contributo da esse fornito per una migliore gestione della sicurezza della navigazione, della security e del Port State Control.
Dassatti ha continuato dicendo che è importante sburocratizzare questo settore “sulla linea del dialogo, per portare ai tavoli punti di vista diversi”.

Dal convegno è emersa comunque la buona salute della flotta italiana, presentata come la più giovane d’Europa per età del naviglio, e l’attenzione che viene posta anche in tema di security. L’impegno dell’armamento è stato rivendicato da Vito Ravo, vice presidente del gruppo di lavoro Confitarma sui company security officer (Cso) e da Alessandro Ferrari, Cso di Grandi Navi Veloci, che hanno collaborato attivamente con il Comitato interministeriale (Cism) che ha prodotto il programma nazionale di sicurezza marittima.

Altre buone notizie arrivano da Pasquale Della Gatta, vice presidente della commissione Gestione tecnica navi di Confitarma, secondo cui i rapporti degli armatori con gli organismi riconosciuti e le amministrazioni pubbliche negli ultimi tempi sono stati sempre più improntati ad una costruttiva collaborazione.

Infine, parlando dell’Isps code, Emmanuele De Rosa, anch’egli ufficiale del sesto reparto delle Capitanerie, ha invitato tutti a mantenere le condizioni per una buona e reale security marittima.