Caro Journal of Security,

chi vi scrive è un consulente che esercita la professione dal 2001.

 

Ben 12 anni fa, prima di chiamarsi Unione europea, la Comunità europea emanò la direttiva 96/35/CE introducendo la figura del “Consulente per il trasporto delle merci pericolose”.

 

L'Italia ha recepito la direttiva e introdotto la figura del Consulente qualche anno più tardi, nel 2000.  Per essere un Consulente per il trasporto delle merci pericolose occorre sostenere e superare un esame presso il ministero dei Trasporti ma, a differenza di molte altre professioni, non esiste un albo ufficiale e nazionale a cui iscriversi.

 

Al momento esiste solamente un “registro consulenti-Dgsa” presso un sito internet del comitato Flashpointsrl.com che si occupa di informare i vari operatori del settore logistico sulle novità normative in merito al trasporto delle merci pericolose nelle varie modalità (terra, aria, mare). Questo genere di informazioni sono a pagamento e la stessa iscrizione  al registro è a pagamento e non è ufficialmente riconosciuta.

 

L'impressione che ho io come Consulente, anche se sono certa di non essere la sola a pensarlo, è che l'Italia ha recepito la direttiva non potendo fare altrimenti visti gli impegni internazionali assunti, dopodiché questa professione non è stata pienamente valorizzata e costruita come invece ci si aspettava che fosse.

 

A nome di tutti i Consulenti italiani, ci auguriamo che lo Stato prenda al più presto in considerazione la creazione dell'albo nazionale!

national board!

 

Francesca Pedemonte

Dangerous Goods Safety Advisor