Sono 28 i progetti ammessi dalla Commissione europea a utilizzare i finanziamenti 2008 del programma Marco Polo 2. Il programma sostiene quelle iniziative che, nel campo dei trasporti, favoriscono il passaggio della merce dalla strada ad altre modalità, come il treno e la nave. L’obiettivo, fissato dal Libro bianco del 2001, è quello di utilizzare mezzi di trasporto che abbiano un minor impatto ambientale.

L’Europa è ben lontana dai risultati di riequilibrio modale che si era prefissata nel 2001, tuttavia i 28 progetti selezionati rappresentano, per quantità, un record che testimonia come questo programma, partito in sordina, stia di anno in anno prendendo sempre più piede, grazie anche a una maggiore dotazione finanziaria. Nel 2006 i progetti selezionati erano stati 15 e nel 2007 si era arrivati a 22. Il budget è di 450 milioni di euro per il periodo 2007-2013. A far la parte del leone nel 2008 sono i progetti per nuove linee di short sea shipping dai porti del Nord Europa (sei linee finanziate) e, nel Mediterraneo, quelli per il porto di Barcellona. Genova si consola con il riconoscimento a uno dei servizi recentemente presentati da Grimaldi Napoli, che la collegherà a Catania.

Fra i progetti più interessanti c’è il nuovo servizio ferroviario che collegherà il porto di Barcellona con il centro intermodale di Lione, al quale sono arrivati più di 570.000 euro di con tributi europei. Il servizio, denominato “Barcelyon Express”, è espressamente dedicato ai container marittimi e partirà tre volte alla settimana, raccogliendo la merce dei terminal portuali Tcb e Tercat e trasportandola fino al terminal ferroviario di Venissieux, vicino a Lione, di proprietà di Naviland Cargo. Proprio la società francese ha promosso il nuovo treno, assieme alla spagnola Renfe e all’Autorità portuale di Barcellona, che vi partecipa grazie all’autonomia che le concede la legge spagnola, ben superiore a quella delle port authority italiane. Le partenze avverranno in entrambe le direzioni il martedì, il giovedì e il sabato, con un transit time di circa 17 ore.

Si tratta di un nuovo tassello nella fitta rete logistica che il porto di Barcellona sta stendendo fra il Nord Africa e il centro dell’Europa, candidandosi come centro di smistamento ben al di là della sua naturale collocazione al servizio della regione catalana, la più industrializzata della Spagna. L’Autoridad portuaria gestisce già un interporto in Francia, a Tolosa, ma con il collegamento per Lione mira a estendere la sua influenza anche alla Germania.

Grazie al programma Marco Polo può partire anche un’Autostrada del mare fra Capodistria e Barcellona, per il trasporto di automobili nuove. La linea sarà gestita da una compagnia greca, Neptune Lines, e collegherà i terminal Kobalink Luka Koper, in Slovenia, e Autoterminal Barcelona, in Catalogna. Il progetto, che dovrà entrare in servizio entro luglio di quest’anno, ha ricevuto un finanziamento di 2 milioni di euro per tre anni. A regime trasporterà 50.000 veicoli all’anno.

Atlantica di Navigazione (Gruppo Grimaldi Napoli) e Minoan Lines (compagnia greca recentemente acquistata anch’essa da Grimaldi Napoli) hanno ottenuto dall’Europa un finanziamento di 1.124.000 euro per collegare, via traghetto ro-ro, Genova e Catania ai porti greci di Igoumenitsa e Patrasso. Inizialmente settimanale, il servizio dal secondo anno avrà due partenze alla settimana.

Sia Barcellona sia Genova sono invece presenti con le loro Autorità portuali in un altro progetto che ha ottenuto i fondi europei, quello della “Escuela europea de short sea shipping”, a cui partecipano anche il porto di Civitavecchia e la società spagnola Ferrocarriles de Via Estrecha. La scuola beneficierà di 1.350.000 euro. Sempre per quanto riguarda il mare, sono state aiutate anche nuove linee dai porti di Bari e di Venezia e Ravenna.

(da: avvisatoremarittimo.ilsecoloxix.it)