Le imprese italiane avranno a disposizione una piattaforma logistica nella zona franca di Tianjin in Cina, che gestisce oltre il 40% del traffico cargo cinese. Lo ha reso noto il vice ministro allo Sviluppo Economico Adolfo Urso che ha presenziato alla firma dell’accordo tra Simest e Tianjin East Port, per la creazione di un parco logistico nella zona franca di Tianjin.

«Questa piattaforma logistica italiana – ha affermato Urso – nasce nella zona di sviluppo più importante della Cina, dove il governo di Pechino investe di più in termini di risorse ed infrastrutture. La piattaforma fungerà da volano per la presenza delle imprese italiane nel nuovo cuore del sistema economico e politico del Paese».

Il progetto ha alla base la collaborazione coordinata fra Ice, Simest e Autorità portuale di Genova e prevede la creazione di una infrastruttura di iniziali 100.000 mq. Qui verranno coordinate le attività di spedizionieri italiani, imprese di logistica, operatori finanziari e assicurativi, intermediari commerciali e fornitori di servizi fisici alle merci. Nella zona verranno forniti poi altri servizi alle imprese.

La struttura – ha spiegato il vice-ministro – «sarà di supporto all’interscambio commerciale bilaterale Italia-Cina, attraverso i porti di Tianjin e il sistema portuale e retro portuale di Genova, che potrà così diventare il porto europeo più importante per le merci cinesi nel Mediterraneo, trasformandosi in un corridoio alternativo a Rotterdam. Sono state inoltre poste le basi per realizzare un accordo tra l’aeroporto di Tianjin e il sistema aeroportuale di Brescia e Verona per il traffico cargo».

«Con la firma di questo accordo – ha commentato l’amministratore delegato di Simest Massimo D’Aiuto – mettiamo a disposizione delle aziende italiane una piattaforma logistica che consentirà loro di incrementare le già consistenti esportazioni verso il mercato cinese. Attraverso questa struttura organizzata, infatti, le imprese avranno un accesso privilegiato e potranno sviluppare con il nostro supporto le loro attività in Cina e nei paesi dell’area circostante».

(da: shippingonline.ilsecoloxix.it del 09.06.2009)