Secondo le ultime indiscrezioni, potrebbero essere 27 le persone che risulteranno in esubero a seguito della chiusura della divisione per il Mediterraneo Orientale di Maersk Line.

In base agli ultimi piani dell’azienda, che saranno comunque discussi domani con i sindacati, l’azienda danese trasferirà infatti 18 persone ad Algeciras, dove Maersk ha già i suoi uffici per il Mediterraneo Occidentale, che quindi diventeranno un’unica direzione che coprirà anche l’area geografica fino a questo momento controllata dagli uffici genovesi, peraltro senza che questo porti invece modifiche alla struttura di Maersk Italia. Ora, a quanto sembra, il problema sarà trovare le persone disposte a trasferirsi nella città spagnola. Al di là di questo, rimane il nodo degli ammortizzatori sociali: oltre alla buonuscita che verrà garantita di Maersk, si potrebbe profilare anche il ricorso alla cassa integrazione in deroga, promossa dalla Regione Liguria.

Ancora a tinte fosche la vicenda legata a Deep Sea, l’agenzia marittima che in Italia rappresenta la compagnia di navigazione tedesca Senator, per la quale è stata decisa la chiusura da parte della capogruppo Hanjin.

Ufficialmente, non ci sono ancora state comunicazioni sul destino dei 30 lavoratori di Deep Sea, presenti non solo a Genova, ma anche in altre sedi sparse per l’Italia, e precisamente a Napoli e Livorno. All’orizzonte non ci sono ancora incontri tra azienda e sindacato, ma ormai sembra che il destino dell’azienda sia segnato, se è vero che molti spedizionieri hanno ricevuto da parte della società dei solleciti di pagamento sui noli, da concludersi tassativamente entro la fine di febbraio: segno che per quella data tutte le pratiche dovranno essere concluse, mentre è difficile prospettare un accorpamento di Deep Sea nelle attività della casa madre Hanjin.

Intanto, sia nel mondo dell’autotrasporto, sia in quello degli spedizionieri, si registra una situazione di sempre maggiore sofferenza, soprattutto per quanto riguarda le case di spedizione con meno di quindici addetti, che negli ultimi tempi hanno registrato parecchi licenziamenti. Una situazione, dicono però fonti sindacali, molto difficile da tenere sotto controllo. Nell’autotrasporto, hanno intanto destato clamore in Liguria i licenziamenti messi in atto da Baccetti, dove si prevedono 40 esuberi tra Livorno, La Spezia e Genova. In particolare, sotto la Lanterna saranno coinvolte sette persone.

(da: shippingonline.ilsecoloxix.it del 12.02.2009)