Il miracolo spagnolo? Affondato dalla recessione. E così il porto di Genova – dopo anni passati ad ammirare con più di una punta d’invidia i successi del rampante scalo catalano, si trova ora davanti a Barcellona come movimentazione container.

 

Il sorpasso era nell’aria ma, non per questo, fa meno rumore. I numeri: esclusi i traffici di transhipment – cioè i container imbarcati e sbarcati senza lasciare nulla sul territorio – Barcellona ha movimentato un milione e 194mila teu con un calo intorno al 30%.

 

Genova, invece, ha perso “solo” il 13% rimanendo a quota 1,5 milioni di teu. Compresi i traffici di transhipment, ma che a Genova sono stimabili in non più di 100mila teu. Morale: il porto italiano è davanti per più di 200mila container.

 

Ocean Shipping Consultants, d’altronde, in uno studio commissionato dall’Autorità portuale di Genova aveva già rilevato come lo scalo ligure avesse sofferto il 2009 meno che altri porti, guadagnando quote di mercato nel Mediterraneo in generale flessione. E questi numeri lo confermano.

Resta da capire quale è lo scalo che meglio di altri si sta attrezzando per la ripresa dei traffici. A Barcellona è in costruzione un nuovo porto: si chiama Molo Prat, sarà gestito da una società che fa capo ad Hutchison e punta a diventare il “polmone” dell’Europa a sud. Genova, dopo anni di stasi, si è gettata alla rincorsa con il progetto di Calata Bettolo e il tombamento di Ronco-Canepa. La sfida nel Mediterraneo continua.

 

(da: shippingonline.ilsecoloxix.it del 01.02.2010)