Nel porto di Gioia Tauro manca l’ufficio ispettivo veterinario. Una carenza che pesa enormemente sulla competitività delle imprese del Sud. Il caso, denunciato da Il Sole 24 Ore, è quello dell’impresa di conserve alimentari Callipo di Maierato, che dal 1° Dicembre 2009 non può più far arrivare i propri prodotti nello scalo calabrese perché, per colpa di un ufficio chiuso, le merci devono arrivare a Salerno e di lì essere avviata con camion a Palermo. La situazione è diventata insostenibile, e Callipo sta organizzando un gruppo di imprenditori calabresi, siciliani e pugliesi per una protesta comune davanti al porto di Gioia Tauro. Perché oltre ai danni c’è anche la beffa. I campioni di prodotto prelevati a Gioia Tauro vengono avviati a per l’analisi a Salerno o a Taranto, e prima di avere i risultati passano giorni e giorni. In una situazione così assurda l’Autorità portuale, come al solito, si defila, addebitando ad altri insopportabili carenze ed inefficienze. (Da Maritime Transport Daily Newsletter).