Il 5 ottobre scadrà la convenzione anti inquinamento tra il Consorzio nazionale Castalia e il ministero dell'Ambiente. La gara per il rinnovo della concessione è andata deserta, in quanto il bando è stato considerato troppo oneroso. Castalia ha 35 punti di pronto intervento dislocati lungo le coste italiane e senza il rinnovo della convenzione sono a rischio 300 posti di lavoro. Un ulteriore grido d'allarme sulla fine della difesa antinquinamento del mare italiano verrà lanciato giovedì nella sede di Confindustria, dove il Consorzio Castalia ha promosso il convegno “Casi Deepwater nel Golfo del Messico e Lambro in Italia. Come reagisce il sistema Italia all'inquinamento da idrocarburi per la salvaguardia dell'ambiente fluviale e marino”. Durante il convegno verrà rilanciata da Castalia la richiesta al Ministero dell'Ambiente per il rinnovo della convenzione. L’amministratore delegato del Consorzio Castalia è Luca Vitiello, presidente della SERS, la società di rimorchiatori del porto di Ravenna. (Da Maritime Transport Daily Newsletter)