Per promuovere la logistica la Campania sta puntando molto sull’affidamento ai privati dei servizi ferroviari per il trasporto delle merci, cercando di accreditarsi come modello anche a livello nazionale. Per compensare il disimpegno dal cargo attuato negli ultimi anni da Trenitalia, la Regione ha promosso la nascita di un treno navetta fra il porto del capoluogo e una piattaforma logistica dell’entroterra. Si tratta del progetto Naples, firmato lo scorso gennaio da Regione Campania, Autorità portuale di Napoli e Interporto Campano di Nola. E’ uno dei primi “porti lunghi” italiani, l’estensione dei servizi terminalistici dal porto a infrastrutture nell’entroterra.
«La logistica – spiega Cascetta – può dare un contributo se integrata con infrastrutture a mare e a terra. Il nostro accordo di programma va in questa direzione, con l’interporto che mette aree a disposizione dei container portuali e la Regione che finanzia lo start-up di un treno-navetta per tre anni. Il finanziamento verrà progressivamente ridotto a partire dal milione e mezzo del primo anno. All fine la società creata per gestire il servizio dovrà essere autosufficiente».
Per quanto riguarda il rapporto Acam, sono emerse tre priorità: il trasporto pubblico urbano e metropolitano, per il quale «le Regioni italiane hanno chiesto 40 miliardi agli ultimi due governi, ricevendo solo risposte episodiche e non un progetto paese», lamenta l’assessore; la logistica, con il freno rappresentato dalle carenze di servizi ferroviari, «senza i quali la logistica non decolla»; il coinvolgimento del capitale privato con pianificazioni pubbliche «che siano – afferma Cascetta – chiare e di lungo periodo. Abbiamo raccolto 300 milioni dai privati per 6.000 nuovi posti barca, l’Interporto di Nola sta investendo centinaia di milioni e l’aeroporto di Capodichino, acquistato da Bae, rappresenta la prima privatizzazione italiana in questo settore».
(da: lavvisatoremarittimo.it del