«Io capisco gli sfoghi del presidente dell’Autorità portuale e dei vertici di Tirreno Power, perché molte voci che si levano contro di loro sono poco informate. Ma sia sul progetto della piattaforma container sia su quello relativo al potenziamento della centrale termoelettrica si sono espresse in modo critico anche persone sicuramente ben informate, come ingegneri, biologi e l’Ordine dei medici. E noi vogliamo proprio avere chiarezza e dati certi su cui studiare e lavorare».

 

Il sindaco di Vado, Attilio Caviglia, pone un “paletto” deciso per separare dalle posizioni più estremiste la concreta opposizione ai progetti ritenuti impattanti per il territorio. «Il problema non è dare la colpa a una o a un’altra azienda – spiega Caviglia -, non ne vogliamo la chiusura, ma vogliamo che siano definite e rispettate prescrizioni chiare. Allora i comuni potranno puntare l’indice contro chi crea inquinamento e rischi per la salute. In estrema sintesi: servono dati sicuri e precisi per poter lavorare alla soluzione dei problemi e per imporre alle aziende il rispetto per chi ci vive intorno. E per spiegare perché sul nostro territorio le condizioni di vita siano peggiori e la diffusione delle malattie sia molto più elevata».

 

Il sindaco vadese ha incontrato l’assessore regionale all’ambiente, Franco Zunino, e Gabriella Minervini, direttore generale del dipartimento ambiente della Regione. Una riunione per iniziare ad analizzare la situazione relativa alla centrale Tirreno Power, per rivedere tutte le prescrizioni che erano state fissate in passato e verificare quali non siano ancora state rispettate e come si sia intervenuti su quelle esaudite. «È il primo passo concreto – spiega lo stesso Caviglia – per avere dei dati precisi in mano e sostenere la nostra posizione supportati da certezze».

 

D: Intanto Tirreno Power ha reagito con durezza agli attacchi da parte dei comitati, come giudica questa presa di posizione?

 

«Io capisco gli sfoghi sia del presidente dell’Autorità portuale sia di Tirreno Power. È vero che c’è la necessità di parlare di cose che ben si conoscono, ma sia sulla piattaforma sia sulla centrale molte critiche arrivano da persone sicuramente informate, che negli anni hanno studiato e approfondito i problemi e i dati. Sicuramente bisogna evitare accuse calunniose, perché fanno male a tutti, soprattutto ad una popolazione che vive sotto alle ciminiere e che non ha bisogno di terrorismo di alcun tipo. È diritto di Tirreno Power reagire a falsità, ma anche io reagirò alle falsità apparse su alcuni volantini di partiti politici».

 

D: I comitati, però, hanno un ruolo di peso nella vita di Vado…

 

«Ma è importante che i comitati non siano legati all’amministrazione. Devono continuare a ragionare con la loro testa. A me non interessa avere la claque, io ritengo importante sentire il polso dei cittadini, e anche i comitati sono un indice dell’umore della gente».

 

D: Molti chiedono le famose centraline…

 

«È innegabile che questo territorio abbia bisogno di una rete di monitoraggio ben più estesa rispetto a quella esistente. Servono più centraline, anche per misurare le polveri sottili. Non vogliamo chiudere aziende, ma vogliamo poter imporre prescrizioni e limitazioni chiare».

 

(da: lavvisatoremarittimo.it del 12.02.2010)