La richiesta di accesso ai benefici del ‘Chapter 15’ della legge fallimentare americana ha consentito di far emergere la dimensione dei noli non pagati da Korea Line alle società armatoriali. La società più esposta risulta essere la Eagle Bulk Shipping, che aveva noleggiato alla compagnia coreana 11 bulk carrier Supramax, con una esposizione al 4 Marzo di $ 8,3 milioni, dopo la sospensione dei pagamenti autorizzata dal Tribunale di Seoul ad inizio Gennaio. Da un paio di settimane tutte le navi della Eagle Bulk sono state riposizionate sul mercato spot, a circa $ 15.000 il giorno, a fronte dei $ 18.500 il giorno previsti dal contratto pluriennale con Korea Line. I creditori interessati alla causa negli Sati Uniti sono 91. Oltre ad 11 società incorporate alle isole Marshall e collegate ad altrettante Supramax di Eagle Bulk, la lista comprende Golden Ocean Shipping, DryShips, FreeSeas, Genco Shipping & Trading, Navios Maritime Holdings, Navios Corp, Paragon Shipping e Star Bulk Carriers. Le compagnie greche coinvolte sono una dozzina e comprendono società collegate ad armatori come George Economou e Peter Livanos. Altre 13 navi sono controllate da fondi KG tedeschi. Complessivamente, al momento della bancarotta Korea Line aveva a noleggio 150 navi. Molti dei noli riguardano nuove costruzioni consegnate nel 2010. Negli ultimi due anni le perdite di Korea Line sono state di quasi $ 800 milioni, di cui $ 531 milioni nel 2009 e $ 232 milioni nel 2010. (Da Maritime Transport Daily Newsletter)