COMUNICATO
STAMPA                         Trieste, 04.07.2011



 


 


TRIESTE – FIRMATO OGGI IL RINNOVO DEL PROTOCOLLO
DI INTESA TRA L’AUTORITA’ PORTUALE DI TRIESTE ED IL COMANDO REGIONALE FRIULI
VENEZIA GIULIA DELLA GUARDIA DI FINANZA.


 


Oggi, 4 luglio 2011, nella sede dell’Autorità
Portuale di Trieste, la Guardia di Finanza e la stessa Autorità Portuale  hanno siglato  un nuovo Protocollo di Intesa, che rinnova
quello già in essere nel periodo 2005 – 2008 e  che mira ad ottimizzare le rispettive attività
all’interno dello scalo marittimo.


Il protocollo prevede la condivisione di
quelle informazioni rilevabili dalle banche dati riguardanti i traffici, le
operazioni effettuate ed altri dati d’interesse relativi alle attività svolte
all’interno del porto. Il tutto è finalizzato a massimizzare l’efficienza
dell’importante scalo mercantile di Trieste, attraverso l’adeguamento, lo
sviluppo e la sofisticazione dei dispositivi logistici e di viabilità connessi
alla gestione della “Azienda Porto”, anche 
attuando  l’ottimizzazione delle
procedure di vigilanza e controllo.


Questo importante accordo costituisce il
potenziamento della collaborazione già in atto tra la Guardia di Finanza e
l’Autorità Portuale, avviata sulla base del già citato Protocollo di Intesa
siglato nel dicembre del 2005, che è stato ora ampliato ed integrato alla luce
anche delle intervenute modifiche normative.


Tale ulteriore forma di collaborazione si
consoliderà attraverso lo strumentale e proficuo utilizzo delle potenzialità
scaturenti dagli avanzati processi di informatizzazione delle procedure di
introduzione e/o uscita delle merci dall’area portuale giuliana, caratterizzata
dallo status di “Punto Franco”.


Con il protocollo siglato oggi le due
Istituzioni stabiliscono, infatti,precise modalità di collaborazione impegnandosi
ad adottare in modo condiviso le procedure e le modalità operative che si
dovessero rendere necessarie per migliorare il complessivo funzionamento della
struttura portuale di Trieste.


La durata del Protocollo è stata fissata in
quattro anni e può essere tacitamente rinnovato per ulteriori quattro anni, non
rinnovabili. E’ stato stabilito, poi, il rinvio a specifici “protocolli tecnici”,
riferibili a determinate aree di comune interesse, per la definizione delle
modalità attuative dell’intesa.