A Palazzo San Giorgio, si terrà questa mattina il seminario intermedio del progetto Vento e Porti.  Il progetto “Vento e Porti” affronta lo studio del vento con lo scopo  finale di fornire, in un formato grafico informatico fruibile, la valutazione  statistica e la previsione del vento atteso in tempo reale a medio (24-12 ore) e breve termine (circa un’ora) in tutte le zone dei 5 porti partner (Genova, Savona, La Spezia, Livorno, Bastia) applicando metodologie innovative e calcoli che consentono di considerare i campi di vento fino a un’altezza significativa nei riguardi di tutte le attività e funzioni portuali. Queste informazioni, fruibili in primo luogo da Autorità portuale e Capitaneria di Porto, costituiscono il presupposto che può permettere a enti e operatori portuali di meglio pianificare le attività operative e, più in particolare, di porre in essere tutte quelle azioni di prevenzione volte a individuare e definire le situazioni di rischio e le soluzioni più idonee nei diversi casi, al fine di tutelare la sicurezza e l’integrità fisica di chi lavora e, contemporaneamente, di assicurare l’operatività (attracco delle navi; carico e scarico merci; avvisi preventivi di vento molto forte atteso a trasportatori/ terminalisti/servizi tecnici portuali) e l’efficienza di mezzi e strutture. Lo scopo del progetto “Vento e Porti” è quello di patrimonializzare le attuali acquisizioni scientifiche nel campo dello studio del vento (DICAT-Università di Genova: Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni, Ambiente, Territorio e Dipartimento di Fisica; Meteo France) e di orientarle specificamente verso il mondo portuale, per meglio proteggere la sicurezza e assicurare le attività. Il progetto si realizzerà in 36 mesi e si propone di contribuire a migliorare la sicurezza delle persone, dei mezzi e delle strutture in tutte le aree operative del porto, a terra e sullo specchio acqueo: zone esposte a venti molto forti che possono comportare situazioni di notevole rischio per l’integrità fisica di chi lavora, per la solidità delle strutture, la stabilità dei mezzi, delle merci stoccate e per le imbarcazioni in fase di attracco. L’area di riferimento è costituita dall’arco transfrontaliero dei principali porti dell'alto Tirreno (Genova, Savona, La Spezia, Livorno, Bastia) e il porto in ogni suo punto operativo: specchio acqueo e banchine. Il target di riferimento sono stakeholder istituzionali, imprenditoriali e sociali (Autorità Portuali, Capitanerie di Porto-Autorità Marittime, Aziende Sanitarie Locali, Agenzie Regionali Protezione Ambiente, Vigili del Fuoco, Associazioni Industriali, Imprese e servizi portuali, Compagnie portuali, Organizzazioni Sindacali). Le principali attività previste dal progetto sono l’analisi dello stato attuale della “gestione vento” in ciascun porto partner, l’analisi statistica della velocità e della direzione del vento nei porti, lo studio del territorio portuale per l’installazione di stazioni di rilevazione e misura tecnologicamente avanzate (anemometri sonici) e la loro messa in rete, le misurazioni e le loro elaborazioni, il monitoraggio e le rielaborazioni dei dati (simulazione dei campi di vento nell’area portuale, formulazione degli algoritmi e della catena modellistica), fino ad arrivare alla previsione e alla sua accessibile fruizione grafico/informatica a beneficio di Autorità portuali, Capitanerie, operatori. Il progetto si svolge in 36 mesi (1 luglio 2009 – 30 giugno 2012). I partner dell’iniziativa sono Autorità Portuale di Genova (Capofila); Autorità Portuale di Livorno; Università di Genova, Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni, dell’Ambiente e del Territorio (DICAT);Autorità Portuale di Savona; Autorità Portuale della Spezia; Chambre de Commerce et d'Industrie de Bastia et de la Haute-Corse.