Un emendamento al Decreto Sviluppo proposto dal ministero dei Trasporti prevede un contributo a carico dell'erario per le imprese produttrici di beni che fanno ricorso al metodo franco destino, la clausola contrattuale che prevede che i rischi e le spese di spedizione siano a carico del fornitore fino alla destinazione (destino) finale invece che gravare sul cliente, come previsto dalla clausola 'franco fabbrica', che prevede cioè il ritiro dei prodotti in fabbrica da parte dell'acquirente. Il piano della logistica fissa nel passaggio tra queste due clausole la condizione per migliorare la competitività e valorizzare la catena logistica. Il metodo utilizzato attualmente risulta prevalentemente il franco fabbrica, con la conseguenza che il valore aggiunto delle attività di trasporto e logistica risultano appannaggio di operatori stranieri legati prevalentemente ai Paesi di destinazione delle merci.
Il contributo a carico dell’erario dovrebbe essere del 2% per un valore delle merci esportate fino a 100.000 euro, 1,5 % per un valore delle merci esportate fino a 200.000 euro; 1% per un valore delle merci superiore a 200.000 euro.