Incontrando a bordo del traghetto Oglasa, in banchina nel porto di Piombino, i sindacati e i lavoratori di Toremar, l’armatore Vincenzo Onorato ha assicurato che “non vi sarà alcuna fusione tra Moby e Toremar”. La Toremar “resterà una compagnia indipendente — ha sottolineato Onorato — conserverà navi, organico e contratti attuali. La prima esigenza è garantire la sopravvivenza di Toremar, le situazioni dei marittimi non saranno toccate”. Confermati anche gli impegni per il rinnovamento della flotta. Nel consiglio di amministrazione di Toremar non entreranno dirigenti di Moby, ma personalità locali, con la sola eccezione del figlio dell’armatore, Achille Onorato.