Presso lo stabilimento
Fincantieri di Riva Trigoso (Genova), si è svolta la cerimonia di varo della
fregata “Virginio Fasan”, che dopo la “Carlo Bergamini” varata nel luglio
scorso e in consegna per la fine del 2012, è la seconda di una serie di unità
FREMM – Fregate Europee Multi Missione, commissionate a Fincantieri dalla
Marina Militare Italiana nell’ambito dell’accordo di cooperazione
internazionale italo-francese. Madrina del varo è stata la Signora Gina Fasan,
figlia del sottoufficiale Virginio Fasan, il Capo meccanico di 3a Classe della
Marina militare imbarcato a bordo del cacciatorpediniere “Vivaldi”
inabissatosi nelle acque dell'Asinara il 9 settembre 1943. Su questa nave
Virginio Fasan partecipò a tutte le missioni di guerra compiute dall'unità, meritando
una Medaglia d'argento sul campo nelle acque di Pantelleria nel giugno del
1942. Alla cerimonia sono intervenuti, fra gli altri, Gianluigi Magri,
Sottosegretario di Stato alla Difesa, l'Amm. Sq Luigi Binelli Mantelli, Capo di
Stato Maggiore della Marina, Giuseppe Bono, amministratore delegato di
Fincantieri e Corrado Antonini, presidente di Fincantieri. L’unità, che
sarà consegnata intorno alla metà del 2013, sarà caratterizzata da un’elevata
flessibilità d’impiego e avrà la capacità di operare in tutte le situazioni
tattiche. Ha una lunghezza di 139 metri, una larghezza di 19,7 metri e un
dislocamento a pieno carico di circa 5.900 tonnellate. Può raggiungere una
velocità superiore ai 27 nodi e ospitare un equipaggio di 145 membri. Le navi
del programma FREMM rappresenteranno lo stato dell’arte della difesa italiana
ed europea nel Mediterraneo e sostituiranno le fregate della classe “Lupo” e
della classe “Maestrale”, costruite da Fincantieri negli anni Settanta.
L’iniziativa vede la partecipazione in qualità di prime contractor per l’Italia
di Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri, 49% Finmeccanica) e per la
Francia di Armaris (DCNS + Thales). Questa cooperazione ha capitalizzato
l’esperienza positiva del precedente programma italo-francese “Orizzonte” che
ha portato alla realizzazione di due cacciatorpedinieri per la Marina italiana,
l’”Andrea Doria” e il “Caio Duilio”.