La giapponese MOL ha anticipato che il bilancio 2011 sarà chiuso con la perdita di 27 miliardi di yen ($ 328 milioni), la più grave nei 128 anni di storia della compagnia. Il precedente peggior risultato fu quello dell’esercizio 1993, chiuso con un passivo di $ 69,5 milioni. Malgrado la forte riduzione dei costi già realizzata ed un fatturato stabile, la forza dello yen rispetto al dollaro e l’alto costo del bunker unito alla depressione dei noli hanno determinato un risultato così negativo. Il trend negativo sembra destinato a durare anche nel 2012, nel corso del quale sarà consegnato grosso modo lo stesso numero di nuove costruzioni del 2011, con la conseguenza che permarrà l'eccesso di navi in quasi tutte le categorie di naviglio. Alla fine del 2010 le navi erano in tutto il mondo circa 21.500, e nel 2011 sono state consegnate circa 1.900 nuove navi. Considerando che sono state demolite circa 600 navi, per l'anno scorso risulta un aumento netto di 1.300 navi, con un aumento della capacità di trasporto su base annua di circa l'8%. Nel 2011 i noli sono peggiorati dato che il gap tra domanda e offerta si è ampliato. In particolare, le portarinfuse hanno visto un incremento di capacità del 10% mentre la domanda è cresciuta solo del 3-4%, le petroliere hanno visto un incremento di capacità del 7% mentre la crescita della domanda è stata del 2-3%. Con le consegne di nuove navi previste per il 2012 si avrà un aumento netto del 6% della capacità di trasporto, presumendo un certo aumento della demolizione di navi. A meno che la domanda di carico non aumenti in maniera significativa, nel 2012 le condizioni di mercato sembrano essere altrettanto difficili, se non peggiori, rispetto allo scorso anno.